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Verona, ammessi i cani depressi in carcere

Verona, ammessi i cani depressi in carcere

Anche i cani soffrono di depressione, questo è risaputo, la lontananza del proprio padrone li porta in uno stato di depressione più totale, questa depressione poi è aumenta in base al tempo che i cani trascorrono senza il loro padrone. Proprio per questo, il direttore del carcere di Verona, ha permesso ai cani dei suoi detenuti di venirli a trovare in carcere.

Due detenuti per reati contro il patrimonio, hanno chiesto ed ottenuto la possibilità di vedere rispettivamente Briciola e Shony, i loro cani. L’incontro è avvenuto in un area verde del penitenziario per permettere ai padroni con i loro cani di poter giocare più liberamente. Il commento del direttore del carcere è stato: “Ogni volta che mi venivano a chiedere se potevano vedere i loro cani si commuovevano e quando ne parlavano avevano le lacrime agli occhi”.

Il direttore del carcere, ha assistito ai primi due incontri tra detenuti e cani, “Briciola saltava e girava attorno al suo padrone, mentre Shony, seduto a terra più composto, continuava a dimenare la coda e abbaiare felice”. Ha poi aggiunto: “Non si deve negare l’affettività a chi sta in carcere”, ha inoltre sottolineato, “perché è estremamente importante”. Fossero tutti così.

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