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Ue: “inutili elezioni, l’importante sono le riforme”

Ue: “inutili elezioni, l’importante sono le riforme”

Ancora in bilico la decisione di Berlusconi, che ancora non tutti credono sia disposto a dimettersi oggi, dopo le ultime fasi dell’approvazione della Legge di Stabilità. Ancora in bilico anche la successiva nomina di Mario Monti, il professore ed economista che proprio non piace a Silvio Berlusconi, ma tanto sembra mettere d’accordo tutte le opposizioni. Ancora in bilico l’Italia, che secondo il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Roumpuy non avrebbe bisogno di elezioni, ma solo di un serio e costante lavoro di approvazione delle riforme strutturali promesse all’Unione Europea.

Chiarire al più presto la soluzione politica, in modo che un nuovo governo attui l’ambizioso programma di riforme senza rinvii. L’Italia ha bisogno di riforme, non di elezioni.” Questa l’analisi di Van Roumpuy, che indica alla leadership italiana, con incontri avvenuti ieri a Roma (secondo quanto specificato in un comunicato diffuso in nottata), come  il cambiamento di governo rallenterebbe soltanto l’approvazione di riforme urgenti. Questo quanto emergerebbe da un colloquio avuto ieri sera con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (che sta sostenendo eccellentemente il proprio ruolo di mediatore interno ed esterno in quanto guida del paese) e con il Presidente del Consiglio (presto dimissionario) Silvio Berlusconi.

Secondo il Consiglio europeo e quindi il suo Presidente: “un ampio consenso politico e sociale è essenziale per assicurare ai partner europei ed agli investitori internazionali che l’Italia è impegnata a fare quanto è necessario per rimettere il debito lungo un percorso di riduzione costante. Per fare ciò è fondamentale anche il consolidamento di bilancio, che deve andare di pari passo con le riforme strutturali che sono necessarie per rafforzare il potenziale di crescita e la competitività dell’Italia.

Infine una nota relativa all’incontro stesso fra i rappresentanti italiani e dell’Europa, spiegando che “i leader dell’eurozona hanno accolto con favore il fermo impegno dell’Italia a raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale e le riforme strutturali, sottolineando l’importanza di una loro urgente attuazione”. 

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