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Trattativa Stato-mafia, la Procura di Palermo richiede il processo

Trattativa Stato-mafia, la Procura di Palermo richiede il processo

A pochi giorni trascorsi dal ventesimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta, torna di tremenda attualità il caso della trattativa Stato-Mafia.

I pm di Palermo hanno infatti firmato la richiesta di rinvio a giudizio dei 12 indagati per la trattativa Stato-mafia tra i quali i boss mafiosi Totò Riina e Bernardo Provenzano, ma anche gli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Antonio Subranni. Nell’elenco c’è pure l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino. Tutti accusati di attentato a un corpo politico. Mancino risponde invece solo di falsa testimonianza.

Il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, non ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio formulata.  La richiesta non è stata ancora formalmente inoltrata al Gip ma è stata solo oggetto di una riunone tra i magistrati della Procura, nel corso della quale è stata predisposto l’atto da depositare nell’ufficio dei Gip. Il documento è stato firmato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Lia Sava.

Messineo si e’ limitato a “vistare” la richiesta di rinvio di giudizio, senza comunque firmarla: questo particolare tecnico potrebbe manifestare una non piena condivisione da parte del capo dell’ufficio delle conclusioni cui sono giunti i magistrati titolari del fasciolo. Col visto -ma senza la firma di Messineo- l’atto e’ stato depositato nella cancelleria dei Gip. Il fascicolo dovra’ essere assegnato a un giudice che fissera’ una data per l’udienza preliminare.

 

 

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