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Marò: concessa la libertà su cauzione

Secondo la stampa locale, ma la notizia è stata diffusa in mattinata anche dall’edizione online del Tg1, la Corte Suprema del Kerala ha accolto la richiesta di libertà su cauzione avanzata dai legali dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, agli arresti in India dallo scorso febbraio perché accusati della morte di due pescatori del luogo. La notizia è stata diffusa anche dall’emittente Ibn-Live e Ndtv.

 
Già da domani i due fucilieri potrebbero lasciare la Borstal School di Kochi l’ex riformatorio dove sono stati trasferiti nei giorni scorsi. A quanto si apprende il giudice, potrebbe richiedere ai due ufficiali di risiedere in Kerala o consentire loro di alloggiare nei locali dell’ambasciata italiana a Nuova Dehli.

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Marò: andranno in ex riformatorio

La vicenda dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone agli arresti nel carcere di Trivandrum nello stato del Kerala in India, perché accusati della morte di due pescatori, si arricchisce di un nuova fase. Secondo la stampa locale saranno trasferiti a Kochi nella Borstal School, un ex riformatorio che nei giorni scorsi era stato visitato dalla delegazione italiana sul posto coordinata dal sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura e ritenuta idonea per la detenzione dei due ufficiali della Marina.

Marò, formalizzata dalla polizia indiana l’accusa di omicidio

Si aggrava la posizione dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone agli arresti nel carcere di Trivandrum nello stato del Kerala in India. Secondo il sito online Zee News è stata formalizzata l’accusa per omicidio dal team inquirente, guidato dal commissario di polizia di Kochi, Mr Ajith Kumar, il quale ha depositato il dossier con i capi d’accusa nei confronti dei militari.

Gli ufficiali della Marina furono arrestati il 20 febbraio scorso dopo la morte di due pescatori indiani, Ajesk Binki e Gelastine, scambiati per pirati. Nell’atto di accusa ci sarebbe anche l’esatta localizzazione del luogo dell’incidente, ovvero nella fascia delle 22 miglia dalla costa che consente a uno Stato diritto di controllo sulle navi in transito.

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Marò, si attende decisione giudice per libertà su cauzione

La vicenda che vede protagonisti i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in carcere da circa tre mesi a Trivandrum in India con l’accusa del duplice omicidio di pescatori scambiati per pirati, si arricchisce di nuovi elementi. In queste ore il giudice istruttore di Kollam, nello stato indiano del Kerala, ha disposto un ulteriore prolungamento della detenzione dei due soldati fino al 25 maggio.

 

E’ attesa a momenti inoltre la decisione del magistrato circa la richiesta di libertà su cauzione avanzata dal team difensivo dei marò, resa possibile dalla sentenza della Corte Suprema di New Delhi di due giorni fa che non escludeva questa possibilità.

Secondo la perizia indiana furono i marò a sparare

Colpevoli! Secondo il quotidiano “The Times of India” sarebbe risultata positiva la perizia balistica, il cui scopo era chiarire se furono effettivamente Massimiliano Latorre e Salvatore Girone a sparare lo scorso 15 febbraio su due pescatori indiani del peschereccio St.Antony scambiati per pirati. I risultati confermerebbero che i proiettili estratti dai corpi dei due pescatori furono effettivamente esplosi dai fucili Beretta ARX 160 dei due marò. Le scanalature sui proiettili coinciderebbero in tutto e per tutto. La notizia è trapelata da un alto responsabile del laboratorio scientifico della polizia a Trivandrum.