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Studiare non paga: i laureati italiani tra i più poveri in Ue

Studiare non paga: i laureati italiani tra i più poveri in Ue

C’era un tempo in cui essere laureato voleva dire, matematicamente, provenire da una famiglia piuttosto ricca e aspirare a diventarlo ancora di più. Oggi le cose si sono quasi capovolte. Avere una laurea in tasca non garantisce assolutamente un buon reddito. Moltissimi sono i giovani disoccupati che hanno conseguito lauree e master. E anche quando un lavoro ce l’hanno, esso, raramente, è ben retribuito: specie all’inizio della carriera e se non si è “figli di”. In Italia, stando ai dati diffusi da Tower Watson, un laureato, in media, guadagna 23.500 euro lordi l’anno. Al netto si tratta di circa 1.000-1.200 euro al mese. Insomma, uno stipendio praticamente uguale, se non più basso, rispetto a chi ha un titolo di studio inferiore.

Ma come vanno le cose per i colleghi europei? Decisamente meglio. In Germania un neo dottore prende 43mila euro lordi l’anno. Proprio i tedeschi sono i più pagati nell’Ue. Rispetto all’Italia, in Germania un laureato guadagna il doppio. Se la passano meglio di noi anche i neolaureati francesi e inglesi: percepiscono circa 29mila euro l’anno. Un po’ peggio degli italiani sono messi gli spagnoli: i neo dottori guadagnano 22.500 euro. Nel nostro paese, tra l’altro, il reddito non cambia molto in base al titolo di studio. Un neodiplomato, infatti, percepisce 20.500 euro.

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