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Strage di Boston, arrestato il secondo attentatore

Strage di Boston, arrestato il secondo attentatore

La gente piange, si abbraccia e applaude la polizia per quella che, sebbene con le sue tragiche e irreparabili conseguenze, sembra la fine di un incubo. Parliamo della carneficina della maratona di Boston dello scorso 15 aprile che ha provocato la morte di 3 persone (tra cui quella di un bambino di soli 8 anni) e il ferimento di altre 176. Due le bombe fatte esplodere nei pressi del traguardo e che hanno gettato gli Usa (e il mondo intero) nello sconforto, facendo rivivere l’incubo dell’11 settembre 2001.

Dopo una gigantesca caccia all’uomo Dzoakhar Tsarnaev, 19 anni, ceceno, è stato arrestato. Il giovane è accusato di essere l’autore dell’attentato alla maratona insieme al fratello Tamerlan, 26 anni, ucciso ieri dalla polizia in seguito ad uno scontro a fuoco. Il 19enne è stato portato fuori dal suo nascondiglio ammanettato, insanguinato e in evidente stato confusionale. La polizia di Boston ha twittato dopo la cattura: “Il terrore è finito, la giustizia ha vinto”. Le scene di giubilo tra la popolazione locale si sono protratte per ore.

Il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama ha dichiarato:

È stato chiuso un capitolo di questa tragedia, ma mancano ancora tante risposte per una violenza così. Come due fratelli che sono cresciuti qui possono essersi rivoltati contro il nostro Paese? E ancora, hanno agito da soli? Lo scopriremo.

Dopo l’incubo, non resta ora che dare spazio alle risposte.  I due fratelli responsabili del massacro sono originari della Cecenia. Il 19enne catturato ha la residenza a Cambridge, nel Massachusetts. Sia lui che suo fratello avevano un regolare permesso di soggiorno negli USA. Il più giovane è uo studente della Cambridge Ringe and Latin school e, secondo quanto emerge dal suo profilo su Vkontakte, il Facebook russo, si professa di fede islamica.

Il 26enne ucciso dalla polizia, invece,era iscritto a un community college dell’aerea di Boston e sognava di diventare ingegnere. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto: “Non ho un solo amico americano, non mi capiscono”, ha riferito la Cnn, mentre con il suo account di YouTube era solito pubblicare video di ispirazione.

Nel frattempo le indagini sull’attentato vanno avanti. Due uomini e una donna sono stati fermati a New Bedford dopo che polizia e l’Fbi hanno compiuto una perquisizione in una abitazione a Sud di Boston.

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