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Spending review: domani sciopero generale delle farmacie

Spending review: domani sciopero generale delle farmacie

Sciopero delle farmacie confermato per domani 26 luglio, indetto da Federfarma per portare all’attenzione del governo sull’insostenibilità da parte del settore dei provvedimenti economici decisi nell’ambito della spending review.
L’incontro di oggi fra il ministro sella Salute Renato Balduzzi e Annarosa Racca, presidente della Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacie non ha portato alla revoca dello sciopero, come si era sperato.
“Abbiamo parlato di altro, ovvero di un nuovo percorso di remunerazione delle farmacie”, ha dichiarato Annarosa Racca al termine della riunione, sottolineando l’insostenibilità della situazione da parte del settore.
Intervistata da Adnkronos Salute, la presidente della Federfarma ha citato una serie di dati: “Nei primi sei mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, le farmacie italiane hanno registrato un calo del fatturato pari al 10%. I tagli previsti, sommati a quelli già messi in campo stanno mettendo in ginocchio il settore. Un settore virtuoso ma penalizzato”. E per quanto riguarda l’occupazione, sarebbero circa 20.000 i posti di lavoro a rischio: “Praticamente un dipendente a farmacia”, ha specificato.

 
Si prevede comunque un’adesione altissima allo sciopero al punto che resteranno aperte solamente le farmacie comunali e quelle private di turno. Le Unioni e le Associazioni, inoltre, al fine di ottenere una partecipazione compatta e garantirsi l’appoggio dei cittadini, che tendono a guardare con sospetto alla categoria, giudicata spesso troppo favorita rispetto ad altre, hanno provveduto a fornire materiale informativo da distribuire in strada. Volantini, locandine e cartelli contribuiranno a spiegare ai cittadini che lo sciopero viene svolto per “salvaguardare il servizio farmaceutico nell’interesse della collettività”, come specificato sul sito ufficiale di Federfarma.
Le manifestazioni saranno organizzate a livello locale: a Milano, Trieste e Napoli avrà luogo un sit-in di protesta e gazebo presso i quali professionisti del settore provvederanno ad informare cittadini e giornalisti, mentre in altre città, come Bologna e Brindisi, sono previste manifestazioni in piazza.

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