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Sla, la protesta dei malati. Polillo: raddoppieremo i fondi

Sla, la protesta dei malati. Polillo: raddoppieremo i fondi

I malati di Sla sono tornati a protestare questa mattina davanti al ministero dell’Economia, con la manifestazione promossa dal Comitato 16 novembre, il cui segretario, Salvatore Usala, anche lui malato, aveva rilanciato il messaggio: “Non molleremo”. A fine mattinata, il sottosegretario Gianfranco Polillo ha assicurato , a nome del governo, che i fondi saranno raddoppiati, da 200 a 400 milioni di euro. L’associazione ha annunciato quindi la sospensione dello sciopero della fame dei malati. Alcuni di loro, arrivati da tutta Italia, minacciavano di lasciarsi morire quando, dopo 5 o 6 ore, si sarebbero scaricate le batterie dei respiratori portatili.

Mariangela Lamanna, vicesegretaria dell’associazione, ha dichiarato: “Sono nove mesi che chiediamo risposte. Salvatore salirà al ministero senza le batterie di riserva del respiratore. Chiediamo solo il rispetto della Costituzione, che garantisce il diritto alle cure“. Giuseppina Vincentelli, la moglie di Usala, ha sottolineato le difficoltà in cui si trovano anche le famiglie dei malati: “Le famiglie non possono farcela da sole, alcune non riescono neanche a pagare la bolletta elettrica” ha affermato.

I malati chiedevano anche che venissero destinati più fondi all’assistenza domiciliare, come ha spiegato Raffaele Pennacchio, del direttivo del comitato “16 novembre”, affermando: “Se si finanzia l’assistenza in casa lo Stato risparmia rispetto a quella nelle strutture. Vogliamo proposte concrete, ci hanno offerto un fondo di 200 milioni ma ne servono almeno il doppio“. La delegazione di pazienti e familiari ricevuta dal sottosegretario Polillo comprendeva Salvatore Usala, Mariangela Lamanna e Luca Pulino, malato della provincia di Viterbo, assieme ai loro familiari. Ha partecipato all’incontro anche il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare sull’efficienza del SSN.

Per ora, l’impegno preso dal governo di raddoppiare il fondo per la non autosufficienza è sufficiente per i malati, che interromperanno gli scioperi della fame, ma Giuseppina Vincentinelli ha avvisato: “l’incontro è andato bene, ma abbiamo dato cinque giorni per mettere in pratica queste cose, altrimenti siamo pronti a tornare in piazza a protestare”. I fondi saranno ora destinati a partire dai casi più gravi sulla base di un elenco che dovrà essere fornito dalle Asl e di una verifica sui singoli casi che dovrà essere effettuata anche dai carabinieri dei Nas. Mariangela Lamanna ha spiegato: “Si distingueranno tre diverse categorie: chi ha bisogno solo di carrozzina, chi di carrozzina e alimentazione, e chi ha bisogno anche di respiratore. Noi monitoreremo costantemente tutte le iniziative. Questa indagine sarebbe già dovuta essere pronta, e non annunciata come urgente”.

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