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Sitcom pronta a licenziare i dipendenti?

Sitcom pronta a licenziare i dipendenti?

17 anni per creare un gruppo che oggi in Italia è tra i leader delle televisioni indipendenti, grazie a professionisti del settore impegnati senza sosta alla realizzazione di documentari di qualità. Oggi, però, l’uscita dei canali di Sky e una serie di evidenti scivoloni finanziari, hanno portato Sitcom a dichiarare 74 esuberi su 94 dipendenti. La società, proprietaria di reti amatissime come Alice, Marcopolo, Leonardo e Nuvolari ha creato una seconda struttura la Lt Multimedia, dove però gli attuali lavoratori sembrano destinati a non finire. La battaglia dunque è appena iniziata e, questa mattina, nella sede di via Tiburtina 924 una manifestazione contro la decisione di passare al licenziamento e reintegrare i dipendenti in azienda con forme contrattuali meno vantaggiose, è stata organizzata alla presenza di importanti cariche politiche. Ed è solo il primo passo.

In molti hanno mostrato solidarietà e fatto sentire la propria voce, davanti a quell’indirizzo dove per buona parte della loro carriera lavorativa moltissimi ragazzi hanno fornito tutta la loro creatività e l’impegno. Tra ex collaboratori e giornalisti, sono arrivati pure noti rappresentanti politici. A cercare nuove strategie per fermare quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi, c’erano il Segretario SLC-CGIL Roma Est, Stefano Cardinali, il Segretario Generale della Camera del Lavoro, Luigi Cocumazzo, il Vice Presidente del 4° Municipio della Camera del Lavoro, Fabrizio Donati, il Segretario Regionale SLC CGIL, Dino Oggiano e Annamaria Cesaretti, consigliera comunale di SEL e presidente della Commissione Consiliare Mobilità.

Sitcom manifestazione

Quest’ultima ha confermato che martedì sarà presentata una mozione in consiglio comunale e sarà presente al sit-in di protesta sotto la Regione Lazio nei prossimi giorni. La richiesta è quella che venga revocata immediatamente la procedura di licenziamento, anche perché lascia perplessi negli ultimi due anni il gioco di “scatole cinesi” societarie scelto proprio dalla società televisiva che come molte altre aziende, sembra aver usato gli ammortizzatori sociali garantendo una forma di aiuto ai suoi dipendenti, che poi ha lasciato da soli alla prima difficoltà. Nel corso della mattinata è intervenuto, inoltre, l’On. Marco Miccoli del Pd, deciso a sostenere la causa e pronto a proporre idee e soluzioni alternative, che ascoltiamo nell’intervista:

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