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Germania, sentenza shock: ebbe più di 500 rapporti con sua figlia, per il giudice non è stupro

Germania, sentenza shock: ebbe più di 500 rapporti con sua figlia, per il giudice non è stupro

Terribile storia di incesti e violenze quella che ci giunge dalla Germania dove Adolf B. (in foto), un uomo di 69 anni, è arrivato al processo accusato di incesto e lesioni personali nei confronti di sua figlia, Renate, con cui ebbe tre figli. Questo “padre” ha avuto più di 500 rapporti sessuali con sua figlia, dai quali sono incestuosamente nati 3 figli. L’uomo è stato condannato a scontare la sua pena in carcere per meno di 3 anni, dal momento che la Corte ha stabilito che non si è trattato di stupro.

Al giudice Adolf B. – che nelle foto si copre il volto per la vergogna – ha dichiarato che i rapporti sessuali con la figlia, che adesso ha più di 30 anni, sono sempre stati “consenzienti”, sebbene abbia cominciato a molestare la donna quando questa era appena una ragazzina di 12 anni. L’uomo è stato accusato di brutalità dalla moglie e dai figli, che ha spesso costretto a subire diverse angherie in silenzio. Tuttavia il giudice ha rigettato l’accusa di stupro, condannando l’uomo solo per incesto a 2 anni e 8 mesi di carcere. I pubblici ministeri del Tribunale di Norimberga, dove si è svolto il processo, avevano chiesto per l’uomo una condanna a 14 anni di reclusione per la violenza subìta, per l’appunto, dalla figlia Renate.

Adolf  fu chiamato dai media il ‘Fritzl tedesco’ in riferimento allo stupratore austriaco Josef Fritzl che ha imprigionato la figlia Elisabeth per 24 anni e avendo con lei 6 figli, frutto di incestuosa brutalità e violenza. Adolf  B. ha raccontato che alla figlia piaceva avere rapporti sessuali con lui, mentre Renate, al processo, ha dichiarato il contrario, raccontando anzi che suo padre avrebbe minacciato di ucciderla se avesse rivelato a qualcuno dei loro rapporti. Adolf ha cercato di mantenere  segreta la sua identità dopo la condanna per incesto. Due dei tre bambini, nati dai rapporti tra Adolf e sua figlia, sono morti. Il primo morì poco più che neonato, un altro, invece, recentemente, mentre solo uno è ancora in vita, sebbene disabile così come quelli deceduti. Disabilità alquanto prevedibile essendo i bambini frutto di rapporti incestuosi. Il caso è stato scoperto dalle autorità quando Renate è stata condannata per aver ricattato la moglie di un dottore con cui aveva parlato della disabilità di uno dei suoi figli. La donna fu poi rilasciata, decidendo così di raccontare la sua storia. Una portavoce di un centro anti-stupro di Berlino ha dichiarato: “Questa è una sentenza sconvolgente, per la vittima, per le donne di tutto il mondo e per la giustizia. Qual era il pensiero del giudice? Che una ragazzina di 12 anni fosse in grado di scegliere di avere rapporti sessuali con suo padre?” La sentenza è sicuramente destinata a lasciare il segno e a far discutere l’opinione pubblica.

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