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Schettino su Mediaset per 57.000 euro, rivolta sul web

Schettino su Mediaset per 57.000 euro, rivolta sul web

Se ne parlava da giorni. Ci riferiamo all’intervista in esclusiva che il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino avrebbe concesso in esclusiva (praticamente al miglior offerente) per raccontare cosa accadde realmente la notte del 13 gennaio quando, com’è noto a tutti, la Concordia naufragò, causando la morte di 32 persone in un disastro navale di enorme portata.

Ebbene, ad aggiudicarsi in esclusiva le parole di Schettino, al quale da pochi giorni sono stati revocati gli arresti domiciliari permanendo il solo obbligo di dimora a Meta di Sorrento, è Mediaset. Partendo da una base d’asta per la quale si parlava di 50 mila euro, sembra che Mediaset (secondo i bene informati) si sia aggiudicata i racconti di Schettino per la cifra di 57 mila euro. Il programma, Quinta Colonna, condotto da Salvo Sottile a cura di Siria Magri, andrà in onda questa sera alle 21:10 su Canale 5.

Immediata è scattata la protesta da parte del popolo del web che si indirizza sia nei confronti di Mediaset che dello stesso Schettino, rei di voler speculare sulla tragedia. Non mancano i commenti sui principali social network, Twitter in primis: “50mila euro a #schettino per un’intervista. Uno che ha causato la morte di persone innocenti. L’Italia merita di sprofondare. #indignata“. Tanto per citarne uno, mentre altri sperano nello share che coli a picco, così come a picco ci finì la Concordia.

Nel frattempo sono già trapelate alcune delle parole pronunciate dal comandante nel corso dell’intervista.

Non avrei mai pensato potesse accadere una cosa del genere, va al di là di ogni intenzione provocare una cosa così perché‚ alla fine, nell’incidente, non solo viene identificata la nave e un’azienda, viene identificato il comandante quindi è normale che io debba chiedere scusa a tutti come rappresentante di questo sistema. 

A proposito poi del non aver lanciato subito l’allarme generale, Schettino ha dichiarato:

Non mi sono pentito di non aver dato subito l’allarme. Sarebbe stata quella un’imprudenza. Far fermare la nave per mettere a mare le scialuppe, per evitare danni alle scialuppe in un fondale di 100 metri dove la nave sarebbe poi purtroppo sicuramente affondata. Se siamo qui oggi a discutere è proprio perché‚ io ho fatto delle scelte da comandante.

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