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Scandalo in India, guardano video porno durante seduta parlamentare: 3 ministri si dimettono

Scandalo in India, guardano video porno durante seduta parlamentare: 3 ministri si dimettono

Se in Italia siamo stati abituati a vedere i nostri parlamentari, durante una seduta, mangiare o dormire o fare parole crociate, sembra che altrove vada anche peggio. Probabilmente, a causa del forse “troppo noioso” argomento, oggetto del dibattito parlamentare, alcuni politici hanno ben pensato di ravvivare il tutto con la visione di qualcosa dal sapore decisamente più piccante e interessante. Peccato per loro che siano stati colti sul fatto. Difatti, è scandalo in India dove tre ministri dello stato del Karnataka, nella parte sud-occidentale dello Stato, si sono dimessi dopo essere stati sorpresi a guardare un video porno durante una seduta parlamentare. La notizia è stata riferita oggi dai media indiani. I tre parlamentari, tra i quali spicca anche il ministro per la Donna e l’Infanzia, appartengono al principale partito della destra Bharathya Janata Party (Bjp) che a livello nazionale si trova all’opposizione , ma nello stato dove sorge la città hi-tech di Bangalore si trova invece al potere. La televisione, che stava seguendo il dibattito parlamentare, ha ripreso i tre politici mentre erano intenti a guardare le foto seminude di una donna su un telefono cellulare.

Nell’aula era in corso una seduta parlamentare alquanto importante poiché riguardava la crisi attraversata dall’agricoltura indiana a causa della siccità. In realtà i colpevoli “diretti” della visione sono due, il ministro C.C. Patil, che si occupa di politiche femminili e il suo collega Laxman Savadi, titolare del dicastero per la Cooperazione. Un terzo ministro per i Porti, Scienza e tecnologia, Krishna Palemar, è stato invece colui che ha “messo a disposizione” il video incriminato. Di seguito allo scandalo, il Bjp ha chiesto ai 3 politici di dimettersi dal loro incarico in modo da non danneggiare ulteriormente l’immagine del partito in concomitanza delle prossime elezioni regionali  che si terranno prossimamente in cinque stati del paese asiatico.

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