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Ryanair lascia 170 passeggeri a terra

Ryanair lascia 170 passeggeri a terra

Una notte da incubo passata in aeroporto per 170 passeggeri, che sono stati lasciati a terra dalla compagnia aerea Ryanair. L’aereo sarebbe dovuto partire dall’isola di Kos – in Grecia – alle 23:00 di ieri sera, diretto a Bari. Ryanair non ha fornito spiegazioni e neanche assistenza ai passeggeri, fra cui vi erano Mogol – Giulio Rapetti – ed un avvocato di Cittadinanza Attiva che sta già preparando una class-action contro la compagnia aerea.

Il volo non è decollato per ragioni ancora non note, così i 170 passeggeri della compagnia low-cost si trovano ancora presso l’aeroporto, allo scalo di partenza. In attesa di essere imbarcati per poter rientrare in Italia, i passeggeri hanno trascorso una notte “senza assistenza, né informazioni“, hanno fatto sapere alcuni testimoni.

Stiamo vivendo un incubo che spero stia per terminare, perché ora ci hanno richiamato per rifare il check-in. Ieri sera, verso mezzanotte, dopo un’ora di ritardo rispetto all’imbarco annunciato delle 23:00, di fronte alle nostre richieste l’unica risposta è stata che l’aereo non decollava per la nebbia. In realtà, io vedevo a 2 chilometri di distanza, le condizioni non sembravano affatto proibitive, ma dopo abbiamo saputo che sono stati cancellati praticamente tutti i voli della notte. Nonostante tra i 170 passeggeri ci siano molti bambini, una persino di 3 mesi, nessuno in queste 10 ore si è occupato di noi, né ci hanno offerto di dormire in un albergo, né di mangiare in un ristorante dove potersi riposare un attimo. L’unica assistenza è stata una bottiglietta d’acqua ed un panino. Stamattina, solo dopo ripetute proteste e minacce di denuncia, ci è stata fatta “l’elemosina” di un cappuccino ed una brioche. Praticamente, è stato come essere sequestrati, ma la cosa non finisce qui“.

Ha riferito Mogol all’Adnkronos. Così i passeggeri hanno subito iniziato una class-action, grazie all’avvocato Marina Venezia di Cittadinanza Attiva che ha subito iniziato a raccogliere le firme “per ottenere il risarcimento per i disagi vissuti in aeroporto e per chi aveva impegni di lavoro in Italia nella giornata di oggi“.

Dovevamo partire ieri sera, intorno alle 23:00, con il volo 7777 della Ryanair. Un volo mai partito. Abbiamo fatto il check-in regolarmente e siamo stati in fila per 3 ore e mezza, senza avere alcun tipo di comunicazione del perché del ritardo. Da ieri sera, bivacchiamo chi all’aeroporto, chi per strada, ma nessuno ci ha comunicato perché il volo non c’è stato e nessun tipo di assistenza ci è stata fornita dalla stessa Ryanair. Forse, ci sono stati problemi di visibilità per nebbia, così ci hanno informalmente detto alcuni operatori dell’aeroporto. Anche altri voli sono stati cancellati, ma le compagnie hanno fornito sistemazioni alberghiere ai passeggeri. A noi no“.

Queste le parole della legale, che stamattina ha chiesto che la colazione fosse gratis per i passeggeri del volo. Anche il Codacons parla di class-action: “Ciò che è avvenuto è molto grave, non tanto per la cancellazione del volo, quanto per il trattamento riservato ai passeggeri, che non avrebbero ricevuto alcun tipo di assistenza e, da ieri sera, bivaccherebbero per strada o presso l’aeroporto“, ha spiegato il Presidente, Carlo Rienzi.

Stephen McNamara, direttore della comunicazione Ryanair, in merito alla notizia sopra riportata, ha dichiarato:

“Il volo Ryanair FR7777 (da Kos a Bari) del 26 luglio ha subito il ritardo dopo che il volo in arrivo è stato dirottato a Rodi a causa della nebbia. Ai passeggeri sono stati forniti buoni ristoro prima dell’imbarco su un aeromobile sostitutivo, che è partito da Kos alle 10 ora locale del 27 luglio. Ryanair si scusa sinceramente con i passeggeri per il ritardo e rimborserà la spesa alberghiera dietro richiesta con relativa ricevuta al servizio clienti Ryanair.”

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