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Indignados, la polizia al lavoro per identificare i teppisti

Indignados, la polizia al lavoro per identificare i teppisti

Gli investigatori della Polizia di Stato stanno lavorando senza sosta da ieri per eseguire la dura risposta dello stato promessa ieri dal Ministro dell’Interno Maroni ai violenti e facinorosi che hanno rovinato la protesta degli Indignados.

Già ieri ci sono stati molti arresti, ad oggi sono saliti a 20, per quanto riguarda i fermi, mentre 12 sono gli arresti convalidati. Le accuse di vandalismo, resistenza all’arresto e violenza sono tutt’altro che lievi e già vengono promesse condanne esemplari per chi dovesse risultare colpevole. Purtroppo per adesso il numero di teppisti di cui sono stati accertati i crimini è estremamente minore rispetto alle centinaia che ieri si sono infiltrati tra le fila dei manifestanti e non c’è molta speranza di arrivare oltre una cinquantina di fermi per via dei passamontagna e dei caschi.

I Black Bloc sono tristemente famosi per i loro metodi violenti di protesta, che a molti appaiono solo come facinorosi in cerca dell’occasione per una rissa con le forze dell’ordine; tuttavia ci sono implicazioni molto più profonde e spesso collegamenti con la politica, che dal canto suo smentisce tutto ufficialmente; infatti nessun parlamentare d’opposizione o di maggioranza ha mancato a condannare l’avvenimento. Addirittura ci sono state polemiche fra un parlamentare ed il tg di RaiNews per via di una presunta interpretazione politica durante la cronaca dei tragici fatti.

Per completare le indagini la Questura di Roma si sta collegando con quelle in molte altre città d’Italia, infatti molti dei violenti sono probabilmente arrivati con le migliaia di altre persone che nel nostro paese si sono unite alla protesta. La Digos sta visionando le foto ed i filmati delle telecamere sparse lungo il percorso della manifestazione per individuare i Black Bloc ed in queste ore già stanno diffondendo i primi documenti utili all’identificazione alle forze dell’ordine di tutta Italia.

Un lavoro frenetico che purtroppo coincide con un altro momento di tensione, quello allo stadio Olimpico per la partita di calcio fra Roma e Lazio.

 

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