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Riforma Sanità, medici e pediatri minacciano lo sciopero

Riforma Sanità, medici e pediatri minacciano lo sciopero

Dopo la polemica riguardo la tassa sulle bibite e i dubbi sulla copertura economica della mini-riforma della Sanità, il  cosiddetto “decretone” incontra un nuovo ostacolo: il malcontento di medici e pediatri che non hanno gradito le modifiche apportate dagli Assessori alla Sanità al documento.

I tre sindacati maggioritari dei medici convenzionati FIMMG (medici famiglia), SUMAI (ambulatoriali) e FIMP (pediatri) minacciano di scioperare in massa, “uniti e determinati nel contrastare lo stravolgimento da parte delle Regioni del Decreto Balduzzi” e invitano il ministro, il Governo e i parlamentari a “impedire un simile scempio”.

In particolare, i medici di famiglia contestano il fatto che, con gli emendamenti delle regioni, il medico convenzionato diventerebbe di fatto dipendente, le aggregazioni di medici non saranno più obbligatorie, e verranno introdotti tetti di spesa per i medici singoli e aggregati. L’Annao-Assomed (medici dirigenti) invece denuncia l’”affossamento del lavoro sul governo clinico”.

Riguardo queste recriminazioni, l’assessore del Veneto alla sanità Luca Coletto che coordina anche gli assessori regionali alla Sanità ha affermato:

“I medici di base, in linea di principio, difendono i propri diritti ma in un momento come questo di difficoltà è opportuno che tutti si siedano a un tavolo con il fine di dare un miglior servizio ai cittadini, e io parlo per i veneti”.

Intanto i tecnici di diversi ministeri stanno lavorando al documento per smussarne gli aspetti più criticati e trovare le coperture finanziarie necessarie all’attuazione, inoltre domani mattina alle 10.30 avrà luogo la Conferenza delle Regioni al fine di stabilire gli ultimi accordi.

Il Governo sta valutando anche l’ipotesi di stralciare alcune parti da presentare successivamente in un disegno di legge autonomo. Fra gli articoli che sembra ormai certo non saranno presenti nel testo che verrà portato il 5 settembre in Consiglio dei Ministri figura la tanto vituperata tassa sulle bibite edulcorate, anche se non è escluso che questa venga in futuro ripresentata in forma diversa.

Il presidente della commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini (Pdl), riguardo la necessità di analizzare la riforma in Parlamento ha dichiarato:

“Finalmente un Ministro, come Renato Balduzzi, ha il coraggio di affrontare anche le più spinose tematiche sanitarie: molte di esse le ha comunicate per tempo in incontri informali con tutti i partiti e quindi ora è giusto e doveroso affrontarle anche se fosse necessario un sostenuto confronto con tutte le parti così come prevede il dialogo parlamentare”.

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