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Poncho, il cane che fa da guida al fratello cieco

Poncho, il cane che fa da guida al fratello cieco

Capita spesso che gli esempi più brillanti di amore e dedizione nei confronti di un altro essere vivente non ci vengano offerti dagli esseri umani ma dai nostri fedeli amici a 4 zampe. La solidarietà tra fratelli non sempre è sempre palpabile, non così, però, per Poncho e Gonzo, due cani da slitta che vivono nel New Hampshire. Passano la loro vita a gareggiare sulla neve o a portare a spasso i turisti. Fin qua non sembrerebbe esserci nulla di particolare, se non fosse per il fatto che Gonzo è cieco e riesce a svolgere le sue attività perché aiutato, nei momenti di difficoltà, dal fratello.

A far da scenario a questa bellissima storia è il canile Muddy Paw Sled Dog Kennel di Jefferson. Il canile appartiene a tal Neil Beaulieu, nato nel Maine ma che, dopo aver lavorato diversi anni in Alaska e partecipato alla Iditarod, una gara -maratona di mille miglia al Circolo polare artico, si era trasferito nel New Hampshire per aprire il suo canile, che non solo permette ai clienti degli hotel della zona di fare delle gare, ma anche altri servizi, come passeggiate con i cani di una ventina di minuti oppure delle marce che possono durare anche tutta la notte.

Fu proprio Neil ad accorgersi che Gonzo aveva qualche problema. Con difficoltà riusciva a trovare la sua scodella del cibo. Dal veterinario la terribile diagnosi: il cane stava diventando cieco e nulla poteva salvarlo. Tuttavia Gonzo non voleva affatto smettere di correre, nonostante il suo grave handicap. Ben Morehouse, manager del canile, spesso legava Gonzo vicino al fratello Poncho e, ben presto, si è accorto che i due comunicavano. Ricordando la difficile vita dei cani da slitta e che, spesso, quando uno cade, normalmente gli altri lo lasciano indietro ha dichiarato:

Gonzo correva con la testa girata verso destra, per usare l’udito e l’olfatto per orientarsi, ma quando non capiva la direzione di una curva o la velocità a cui prenderla, si appoggiava a Poncho. Il fratello, invece di ribellarsi, lo aiutava e lo accompagnava. Una volta li avevo portati lungo un costone. La neve era profonda ma morbida. Gonzo si avvicinò troppo al bordo e scivolò. Poncho, invece di tirare avanti, abbassò la testa nella neve, acchiappò il fratello con i denti e lo rialzò. Insieme ripresero il ritmo della corsa come se nulla fosse accaduto. Ho passato la vita sulle slitte, ma una roba del genere non l’avevo mai vista. 

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