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“Perché mi sono spogliata in webcam per pagare l’università”: la storia di Emma Green

“Perché mi sono spogliata in webcam per pagare l’università”: la storia di Emma Green

Per pagarsi gli studi, Emma Green si è ritrovata sommersa dai debiti. Non riusciva a ricoprire più le spese universitarie e, messa alle strette, ha ben pensato di spogliarsi in web cam e guadagnare così dei soldi da investire negli studi. Ogni strip da lei concesso costa 40 sterline. Un amico le parlò del lavoro in webcam e la informò che tutto quello che le serviva era un computer con una cam.
Sembrava troppo bello per essere vero, così l’ho provato e devo ammettere che la prima volta ero nervosa e non ho guadagnato molti soldi”. Queste le parole di Emma. “Ma dopo lo shock iniziale di spogliarsi e ritrovarsi in perizoma e in topless, ho cominciato a farci l’abitudine“, ha aggiunto.

Questo lavoro è part-time e ha permesso ad Emma di guadagnare 200 sterline alla settimana, lavorando solamente per due-tre ore ogni sette giorni, facendo striptease in webcam. La signorina Green, che ora lavora per Webcam Got Gran Bretagna, dice che si denuda per due o tre ore a notte ogni settimana, guadagnando tra le £ 16 e £ 20 per ora. Il salario era sufficiente per pagare le tasse ed Emma, ​​che vive con i suoi genitori a Glamorgan, afferma che ancora adesso guadagna 200 sterline a settimana con l’azienda e che smetterà di fare stripping non appena troverà un lavoro a tempo pieno anche se difficile, vista la crisi. Le tasse, dice Emma, aumentano ogni anno e, dal prossimo, potrebbero essere innalzate fino a 9 mila sterline: inoltre, l’assegno di mantenimento all’istruzione è stato decurtato, quindi la situazione diventa ancora più drammatica. Questi i dati diffusi dalla NUS.

Estelle Hart, responsabile dell’associazione, intervistata dalla BBC Radio 5 Breakfast Live ha dichiarato, infatti, che “Gli studenti stanno adottando delle misure pericolose, in un clima economico in cui c’è poco lavoro, dove il supporto agli studenti è stato tagliato in maniera massiccia, la gente sceglie lavori appartenenti alla cosiddetta ‘economia informale’ come gli impieghi di natura sessuale“.

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