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Orrore a Bergamo: stuprata ragazza incinta di 24 anni

Orrore a Bergamo: stuprata ragazza incinta di 24 anni

Una serata in compagnia con un epilogo tragico, vittima una ventiquattrenne di Bergamo. La ragazza stava raggiungendo la sua macchina dopo una serata al bar con le amiche, lui le si è avvicinato con un’utilitaria bianca e l’ha iniziata a seguire, poi è sceso, l’ha bloccata sul cofano di un auto e l’ha violentata. Poi è fuggito via. Lei in ospedale, durante le analisi che hanno certificato la violenza, ha scoperto di essere incinta del proprio ragazzo. Secondo indiscrezioni ci sarebbero già dei sospettati, attorno ai quali si starebbe stringendo il cerchio degli investigatori. Giovedì scorso, il giorno della violenza, la ragazza, di Verdellino, aveva trascorso la serata al bar Divina con due amiche. Alle 2, quando il locale ha chiuso, la ragazza ha salutato le amiche e si è avviata a piedi verso la sua auto, che aveva parcheggiato in una strada laterale. Dopo aver svoltato l’angolo, ha imboccato via Alberico da Rosciate, in direzione della questura è stata affiancata da un’auto, un’utilitaria bianca. Al volante c’era un uomo, a lei sconosciuto, che ha abbassato il finestrino: “Serve un passaggio?”, le ha detto. Lei ha rifiutato e ha cercato di tirar dritto per la sua strada. A quel punto l’uomo è sceso dalla macchina, l’ha bloccata, l’ha spinta contro il cofano e l’ha violentata.

 

“Mi sono incamminata prima delle mie amiche, per andare a prendere l’auto, parcheggiata in una via laterale”, ha raccontato la ragazza alla polizia. La giovane ha imboccato lo stretto passaggio chiuso al traffico da due pilomat ed è andata poi verso il parcheggio di fronte al cancello del liceo Mascheroni. Le amiche erano rimaste lontane, forse con altri conoscenti. In un tratto di strada non più lungo di 300 metri un uomo su un’utilitaria bianca l’ha affiancata. “Mi ha chiesto se volevo un passaggio, io non ho risposto”. Poi ancora un’altra richiesta a cui la ragazza avrebbe risposto con un secco no. È stato in quel momento che lo sconosciuto, mentre la ventiquattrenne entrava nel parcheggio, è sceso dall’auto e l’ha presa per le braccia, in una morsa che faceva male. “Mi ha bloccata sul cofano di una vettura che c’era lì vicino”. La violenza è stata interrotta dall’arrivo delle due amiche, che la stavano raggiungendo e avevano affrettato il passo in via da Rosciate, attratte da alcune urla. Lei è crollata a terra, muta, tremante. I due agenti delle volanti hanno dovuto confortarla per un’ora, prima di riuscire a farla salire su un’autoambulanza: non riusciva a muoversi. Attorno alle 3.30 è stata trasportata al nuovo ospedale di Bergamo, per essere medicata e per i primi esami.

Poco dopo le sue amiche erano in questura, dove hanno spiegato di aver visto un’utilitaria bianca che si allontanava, in direzione della piccola rotonda vicina, per poi per poi svoltare a sinistra verso il semaforo di via Noli. Lo stupratore sarebbe un uomo bianco che parlava italiano.

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