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Norvegia, divieto della produzione di pellicce

Norvegia, divieto della produzione di pellicce

È il primo produttore mondiale di pellicce, ma adesso la  Norvegia dice basta: stop agli allevamenti di animali da pelliccia che saranno smantellati progressivamente per scomparire definitivamente nel 2025.

 

Il governo guidato dalla conservatrice Erna Solberg, ha deciso di vietare la produzione di pellicce smantellando gradualmente gli allevamenti che al momento in Norvegia sono circa 250 da cui arrivano circa 610mila visoni e 150mila volpi. Il giro d’affari annuale del settore è di circa 52 milioni di euro, ma sembra che sia finalmente arrivato il momento di privilegiare una scelta etica in sostegno dei diritti degli animali, ma anche di dare un sostegno all’ecologia visto che saranno trasformati in parchi naturali alcune zone che facevano gola alle industrie petrolifere.

La richiesta di introdurre il divieto delle pellicce è arrivata dal Partito liberale, ma è stata appoggiata dal governo.

Finalmente viene posto fine a un business crudele e fuori dal tempo, in un mondo di crescente sensibilità dei consumatori all’esigenza di rispettare le specie animali e la natura in generale. Si tratta di una grande vittoria per gli animali e per coloro che si battono per difenderli. 

È stato il commento di Siri Martinsen, veterinaria e direttrice della Noah, la principale ong animalista della Norvegia che esprime anche le idee del 68% dei norvegesi che si è detto contrario alle pellicce. Guri Wormdahl, responsabile dell’associazione degli allevamenti parla invece di “colpo al cuore”, ma la decisione della Norvegia arriva anche in vista della scelta di un numero sempre maggiore di case di moda che hanno annunciato l’addio alle pellicce vere.

photo credits | think stock

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