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Morto Giorgio Albertazzi, l’attore si è spento a 92 anni

Morto Giorgio Albertazzi, l’attore si è spento a 92 anni

Giorgio Albertazzi, una delle più importanti figure del teatro italiano del Novecento ed anche uno dei primi divi televisivi, si è spento questa mattina all’età di 92 anni. Al suo fianco nella villa di famiglia in Maremma la moglie Pia Tolomei di Lippa, sposata davanti a a Walter Veltroni nel 2007 nella chiesetta sconsacrata di Caracalla, quando lui aveva 84 anni e lei 48.

Giorgio Albertazzi

Nato a Fiesole, aveva iniziato a fare l’attore imparando a recitare da artisti del calibro di Renzo Ricci e Memo Benassi, ma nel 1956 la sua carriera raggiunge un punto di svolta in seguito all’incontro con Anna Proclemer con la quale ha stretto un intenso e tumultuoso sodalizio artistico e sentimentale, tanto che la loro compagnia rappresenta forse una delle punte più alte raggiunte dalle compagnie che hanno contribuito a creare un’identità teatrale nazionale.

Dopo la fine della storia con la Proclemer nel 1994, fonda e dirige il Laboratorio Arti Sceniche Città di Volterra e dal 2002 per cinque anni è direttore del Teatro di Roma e nel frattempo porta in giro le tante letture di Dante e fra queste ricordiamo quella del 2009, che Albertazzi ha registrato per Raidue fra le rovine del centro storico dell’Aquila dopo il devastante terremoto del 6 aprile.

La sua ultima apparizione in teatro è stata nella stagione 2014-2015 al Teatro Ghione dove ha interpretato Il mercante di Venezia insieme a Franco Castellano, mentre per quanto riguarda la televisione nel 2014 a gran sorpresa ha partecipato all’edizione italiana di Ballando con le stelle su Raiuno, diventando il concorrente più anziano di tutte le edizioni internazionali del format e dimostrando di riuscire a vivere con lo stesso entusiasmo sia la cultura alta che la cultura popolare e questo atteggiamento ambivalente Albertazzi lo ha conservato anche in politica, dato che era sempre stato classificato di destra, tanto che prontamente la destra di oggi non ha perso a tempo ad esprimere la propria opinione su Albertazzi, ma lui si definiva un anarchico di centro, che aveva molto a cuore le battaglie per i diritti civili.

“Oggi è venuto a mancare un grande italiano, che ha fatto la storia del teatro e parzialmente del cinema, Giorgio Albertazzi. Vorrei che arrivasse un messaggio di affetto a questo artista che è stato contemporaneamente classico e controcorrente”, queste le parole che il premier Renzi ha pronunciato in onore dell’artista in occasione della cerimonia di inaugurazione della Quindicesima Biennale Architettura.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un pensiero alla scomparsa di Albertazzi con una brevissima dichiarazione rilasciata dall’ufficio stampa del Quirinale: “Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo. Attore versatile e innovativo, ha saputo unire nella sua lunga carriera tradizione e modernità. Le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l’intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi

Gigi Proietti ha invece commentato così la morte dell’attore: “Era il più grande attore italiano. Il pubblico lo sapeva benissimo e forse anche lui era cosciente del compito di essere l’ultimo dei grandi. Ma sempre con la voglia di sperimentare, di non essere mai ovvio”.

Anche la Fiorentina calcio ha ricordato “commossa” Giorgio Albertazzi, unendosi al cordoglio per la sua scomparsa e ricordando un’altra delle grandi passioni dell’artista, ovvero la squadra viola.

La famiglia darà il suo ultimo addio all’artista in Maremma:“Non sarà un funerale, perchè il maestro desiderava così, ma un saluto agli amici domenica alle 17 nella tenuta di famiglia alla Pescaia di Grosseto”. Lo salutiamo ricordando una delle sue frasi più belle: “Dovunque stiamo andando cerchiamo di andarci con leggerezza”.

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