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Michele Misseri diventa un tatuaggio

Michele Misseri diventa un tatuaggio

Come sappiamo il caso Sarah Scazzi non ha avuto ancora un risvolto, in termini giudiziari, ma quel che è certo è che ha messo in piedi un’attenzione mediatica molto forte, che non è sfuggita a nessuno, nemmeno a chi la televisione la guarda poco. Tanti i talk-show televisivi che si sono occupati e che trattano tuttora questo macabro omicidio, fra questi compare Quarto Grado, programma condotto da Salvo Sottile.

Durante una puntata andata in onda a giugno scorso, il programma si è occupato di un tatuatore di Bari, al quale erano state avanzate delle richieste abbastanza insolite: diversi clienti, infatti, gli avevano chiesto un tatuaggio con il volto di Michele Misseri. Leila Huma, questo il nome della tattooist, presentatrice della Florence Tattoo Convention, l’ha trovata una scelta di dubbio gusto, che però, ha ottenuto diversi consensi in Puglia. “Sta al tatuatore accettare o meno simili richieste”, queste le parole di Huma. Un tatuaggio, spesso, viene fatto per ricordare un particolare evento, una nascita, un giorno speciale o una persona cara, ma di certo non un uomo implicato in un delitto di cui ancora molti elementi restano in zona d’ombra.

L’artista, infatti, ha precisato che “il tatuaggio deve essere un mezzo artistico di comunicazione: posso capire il tatuaggio di un idolo, anche politico, e lo trovo estremo, ma trovo assurdo che questo soggetto possa essere ritenuto un idolo”. È quanto la donna ha dichiarato oggi alla presentazione della Convention: nell’occasione ha raccontato, inoltre, che in estate ha conosciuto un ragazzo che le si è avvicinato e con un tono serio e per niente ironico, le ha mostrato il tatuaggio con il volto di Michele Misseri. Huma non ha accettato tale visione e, pertanto, ha: “manifestato improvvisamente il mio dissenso”.

 

 

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