Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Marò, formalizzata dalla polizia indiana l’accusa di omicidio

Marò, formalizzata dalla polizia indiana l’accusa di omicidio

Si aggrava la posizione dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone agli arresti nel carcere di Trivandrum nello stato del Kerala in India. Secondo il sito online Zee News è stata formalizzata l’accusa per omicidio dal team inquirente, guidato dal commissario di polizia di Kochi, Mr Ajith Kumar, il quale ha depositato il dossier con i capi d’accusa nei confronti dei militari.

Gli ufficiali della Marina furono arrestati il 20 febbraio scorso dopo la morte di due pescatori indiani, Ajesk Binki e Gelastine, scambiati per pirati. Nell’atto di accusa ci sarebbe anche l’esatta localizzazione del luogo dell’incidente, ovvero nella fascia delle 22 miglia dalla costa che consente a uno Stato diritto di controllo sulle navi in transito.


Intanto le autorità del Kerala hanno disposto il trasferimento dei due marò italiani dal carcere di Trivandrum in un’altra struttura della città indiana, lo ha riferito l’ambasciatore italiano a New Delhi, Giacomo Sanfelice, nell’ordinanza si spiega che ci sarà bisogno di 20 giorni per attrezzare la struttura prescelta, un ex riformatorio denominato Boston School che attualmente ospita uffici: “L’obiettivo delle autorità italiane è di accelerare i tempi il più possibile”, ha spiegato l’ambasciatore e di ridurli a “meno dei 20 giorni” previsti da parte indiana.

 

 
Il via libera al trasferimento è arrivato quando stava per scadere la settimana indicata dalla Corte suprema indiana per una decisione a riguardo e dopo una serie di incontri con la delegazione italiana sul posto coordinata dal sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura: “È un passo avanti importante e uno sviluppo positivo”, ha commentato l’ambasciatore italiano, sottolineando che si tratti del riconoscimento di un trattamento adeguato per quelli che a tutti gli effetti rappresentano organi dello Stato.

 
Secondo gli osservatori i tempi lunghi delle decisioni da parte delle autorità locali, sono dovuti all’elezione suppletiva del 2 giugno in Kerala e la conseguente attesa per una misura che potrebbe non essere apprezzata dalla popolazione.

 

 

Lascia un commento