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Green Hill, liberati i primi cuccioli di beagle (FOTO)

Green Hill, liberati i primi cuccioli di beagle (FOTO)

Questa mattina sono iniziate le prime operazioni di affido e consegna del primo lotto di beagle sequestrati dalla struttura Green Hill di Montichiari a Brescia. La prima cagnolina ad aver lasciato l’allevamento di cani destinati alla vivisezione e sequestrato nei giorni scorsi è stata chiamata Vegan, ha 4 anni ed è incinta. Vegan è stata affidata ad un membro del coordinamento ‘Salviamo i cani di Green Hill’, ovvero Giuliano Floris, uno degli attivisti che nel corso degli ultimi 3 anni “si è battuto per la liberazione dei 2.400 animali detenuti, fino ad arrivare a salire sul tetto della struttura”, secondo quanto riferito dall’Enpa (Ente Protezione animali).

Onorevole Monica Cirinnà con un cucciolo di beagle

Alle 18:48 arriveranno invece a Roma Tiburtina altri 6 degli animali liberati. Parliamo di 4 cuccioli e due adulti. Stanno viaggiando a bordo di un treno Italo partito da Milano. Ad accompagnarli l’onorevole Monica Cirinnà che ne ha anche adottato uno e che ha dichiarato:

A tutte le associazioni che hanno condotto la battaglia contro Green Hill va ancora una volta il nostro riconoscimento per aver sostenuto con caparbietà una battaglia di civiltà che lascerà il segno nell’ordinamento giuridico dello stato italiano a tutela dei diritti degli animali. Sono molto soddisfatta per la grande adesione alla campagna di adozione dei Beagle cui la nostra città sta partecipando con entusiasmo. È la riprova della grande sensibilità dei cittadini romani contro qualsiasi tipo di ingiustizia e di violazioni dei diritti di tutti gli esseri viventi.

Cucciolo di beagle di Green Hill

Anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, ha commentato questo giorno dal sapore decisamente storico.

Nell’ottobre scorso  sono entrata all’interno di Green Hill e non dimenticherò mai la disperazione che ho visto negli occhi di quelle povere creature. Ho promesso che li avrei liberati tutti. Quel giorno ho deciso di presentare in Procura un esposto sulle condizioni in cui versavano i cani di Green Hill e di introdurre nella legge comunitaria per il 2011 una norma che vieta su tutto il territorio nazionale l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione.

 

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