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Le cinque storie di nascite di bambini più strane di sempre

Le cinque storie di nascite di bambini più strane di sempre

Fiction televisive e film spesso non lasciano spazio all’immaginazione riservandoci svariati colpi di scena. Che sia un inseguimento spettacolare, un’eroica scena di salvataggio, o anche la nascita di un bambino. Quante volte abbiamo visto nascere bambini in ascensore o nei sedili posteriore delle automobili. Eppure, può capitare che la realtà superi la fantasia con delle situazioni spesso al limite dell’assurdo e che hanno come protagoniste delle donne che hanno partorito in maniera alquanto bizzarra o avventurosa. Andiamo ad analizzare alcune di queste situazioni al limite dell’inverosimile.

Albero sullo sfondo di un’inondazione

Donna che ha partorito su un albero durante un diluvio: Il Mozambico, nel 2000, ha vissuto una delle peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni. Non osiamo immaginare le sensazioni patite dalle persone nell’essere costrette ad arrampicarsi sui tetti o a sguazzare intorno alla loro casa con una canoa, per mettersi in salvo dall’acqua. In questo scenario si inserisce la storia di una donna, Sofia, che per mettersi al riparo dalle acque scroscianti ha dovuto arrampicarsi ad un albero. Ad aggravare la situazione il fatto che la donna fosse in procinto di dover partorire. Fortuna ha voluto che, nonostante tre giorni passati su un albero, senza nessuno, con una corrente devastante d’acqua sotto di lei, Sofia riuscisse a partorire, aiutandosi con le sue sole mani e, ricordiamolo bene, a penzoloni su di un albero. Miracolosamente sia lei che il bambino sono rimasti illesi, nonostante fossero bagnati fradici e senza aver mangiato. Fino a quando un elicottero del soccorso l’ha vista, traendo poi in salvo sia lei, che il piccolo ancora legato alla placenta.

Auto a picco

Donna che ha partorito in un’auto che stava affondando: Quante volte abbiamo visto, sempre in fiction o film, delle donne partorire in auto prima di raggiungere l’ospedale? Ordinaria amministrazione. Ma se una donna partorisce in un’auto che sta affondando in un lago, la faccenda, decisamente, si complica. Ecco la storia di Kennyetta Biggs. La donna si era messa in marcia in auto, intorno alle 5 del mattino, per recarsi in ospedale e partorire. La domanda sorge spontanea: come mai Kennyetta non ha chiesto a nessuno di accompagnarla in ospedale? La risposta è presto data. La giovane, appena 21enne, aveva tenuto la gravidanza all’oscuro della sua famiglia e pensava di riuscire a farla franca, anche alla fine. Non pensava, probabilmente, che il suo sarebbe diventato un caso di cronaca nazionale. Purtroppo, nel corso della guida, una forte contrazione le ha fatto il perdere il controllo e si è schiantata. Il caso ha voluto che però non finisse fuori strada, bensì nelle acque di un torbido lago. Fortunatamente, il vice-sceriffo  locale che si stava recando a lavoro, notò la macchina nel lago.  Precipitatosi a salvare la giovane che aveva visto all’interno del veicolo, nel frattempo al posto del passeggero c’era una bambina appena nata. Sebbene la giovane abbia subito una frattura alla gamba, la piccola invece è nata in ottime condizioni di salute. Mentre non c’è alcuna traccia esistente della conversazione che si è verificato tra Kennyetta e il vice-sceriffo, quando costui cercava di liberarla dalla macchina in pieno naufragio, sembra facile supporre che fosse qualcosa sulla falsariga di “Per favore non lo dica a mia mamma e mio padre”. 

Treno passeggeri in India

Donna che ha partorito nella toilette di un treno: La prossima storia potrebbe apparentemente sembrare un racconto di fantasia o una scena da film, se non fosse accreditata da una delle più note agenzie di stampa, ovvero Reuters. Siamo in India, dove una donna di 33 anni in viaggio su di un treno passeggeri aveva momentaneamente lasciato il suo posto per andare al bagno. Ora, se non hai mai avuto la fortuna di usare una toilette di un treno in India, il sistema è piuttosto semplice: consiste in un sedile e un foro che conduce direttamente al terreno sottostante, trasformando i binari del treno in una lunga linea estesa dei rifiuti umani. Quando Kalbi si è così seduta per alleviare se stessa, era a quanto pare troppo entusiasta al riguardo, da non rendersi conto di aver prematuramente partorito il suo bambino. E così, giù da quel buco del bagno del treno, è uscito il bambino.

Kalbi è immediatamente svenuta dopo il parto, ma dopo essersi ripresa si è immediatamente resa conto di non avere più la sua bambina in grembo. Dopo aver raccontato l’accaduto al personale del treno e alla sua famiglia, hanno fermato il treno per cercare il corpicino della sua bambina lungo la rete dei binari. Fortunatamente, la piccola, nata con due mesi di anticipo, è stata trovata viva, sebbene un po’ scossa. Posta in terapia intensiva una volta trasportata in ospedale, sembra ora godere di ottime condizioni di salute nonostante il fatto che dovrà vivere con lo strano aneddoto legato alla sua nascita. Ma, in fondo, tutto è bene ciò che finisce bene.

Barca da pesca

Donna che ha partorito su una barca da pesca: Questa è la storia di Cindy Preisel, che lavorava come cuoco a bordo della nave a 30 miglia dalla riva quando è entrata in travaglio. Ed Kiesel, capitano della barca, si è improvvisato ostetrico di fortuna. Quando la donna ha iniziato a urlare per il dolore, l’uomo non si è perso d’animo e ha consultato il suo manuale del pronto soccorso per vedere se vi fosse qualche capitolo legato alla gravidanza e al parto. L’uomo, prontamente, si è accorto che il piccolo, ormai in procinto di uscire, stava però uscendo dal lato sbagliato, cioè dai piedi.

E questo era un problema. In alcuni contesti, persino il personale ospedaliero si blocca quando un bambino è podalico, ma Kiesel ha mantenuto la calma e delicatamente durante le contrazioni ha liberato ciascuna delle spalle del piccolo con la punta delle dita. Poi si è adoperato per cercare di raggiungere la testa del piccolo, in un processo enormemente delicato. Una volta che il piccolo è venuto al mondo non respirava. Il capitano, anche in questo caso, non si è perso d’animo e gli ha praticato delle compressioni toraciche e dei respiri per ben 25 minuti, prima che ritornasse alla vita.Una volta che il bambino ha ripreso a respirare, Kiesel ha legato il cordone ombelicale con lo spago per poi tagliarlo e ha trasformato in un biberon una bottiglia di salsa di soia. Per il suo eroismo sotto pressione, Cindy Preisel ha chiamato il bambino Brian Edward Preisel.

Effetti devastanti di un tornado

Donna che ha partorito 3 bambini in 3 tornado: Il governo USA dovrebbe iniziare a tenere d’occhio Samantha Oakley di Muhlenberg County, Kentucky, perché potrebbe dare alla luce dei super-criminali. Nel 2008 un medico stava effettuando un parto cesareo con la sola luce delle torce, giacché la donna in questione stava partorendo nel bel mezzo di un tornado. Caso volle che anche gli altri due figli della donna siano nati nel bel mezzo di un tornado. Questa notizia cita solo la parola della madre come fonte di tale affermazione, ma la veridicità è abbastanza sicura in quanto, ci fu un record di focolai di tornado nel novembre del 2005 e un’altro nel settembre del 2006, proprio come dice lei. Quindi, se lei sta mentendo, allora avrebbe dovuto fingere le date di nascita dei suoi figli solo per dare la notizia.

E anche se non si crede ai presagi, bisogna ammettere, che ogni bambino accolto con una tempesta distruttiva è del tutto un presagio cattivo. La madre potrebbe avere la superpotenza stranamente specifica di evocare tornado durante le sue doglie. Lo scherzo è consentito, sta di fatto che la vicenda ha davvero dell’incredibile.

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