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Pdl Lazio, Battistoni si dimette mentre le indagini si estendono

Pdl Lazio, Battistoni si dimette mentre le indagini si estendono

Continua l’inchiesta per lo scandalo dei fondi Pdl alla Regione Lazio che vede come primo imputato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Oggi in mattinata si è dimesso anche il neocapogruppo Francesco Battistoni, come chiesto dalla presidente Polverini. Battistoni avrebbe rimesso l’incarico in seguito ad un faccia a faccia con il segretario Pdl Angelino Alfano, che avrebbe commentato: “Si è dimesso da capogruppo non già perchè indagato o sfiduciato politicamente, ma per un suo gesto di grande responsabilità nei confronti delle istituzioni e del Pdl che non possiamo che apprezzare”.
Per l’avvicendamento a capogruppo Pdl alla regione si fa il nome di Antonio Cicchetti o Chiara Colosimo. Intanto, nell’interrogatorio di ieri, Fiorito avrebbe parlato di un accordo di ripartizione dei fondi tra i tutti i gruppi del consiglio regionale in base alla loro consistenza politica per il quale venivano assegnati 100 mila euro all’anno ad ogni consigliere per l’attività politica, e un accordo interno al Pdl che raddoppiava o triplicava tale cifra a seconda degli incarichi ricoperti. Fiorito avrebbe prima detto che “la presidente Polverini non poteva non sapere“, salvo poi smentire tale affermazione ai microfoni di Sky.

Fiorito ha quindi spiegato che lui stesso, per effetto della somma delle cariche di capogruppo del Pdl e presidente della Commissione Bilancio, gestiva 300 mila euro l’anno, affermando che le sue spese sono state tutte rendicontate. L’ex capogruppo è poi passato al contrattacco: “Ero ossessionato dalle richieste di denaro dei consiglieri del mio gruppo. Non ne potevo più” avrebbe affermato. Egli avrebbe portato con sè due faldoni, una sorta di “database contabile” del gruppo, nei quali sarebbero citati sedici consiglieri, sui quali ha invitato i pm ad indagare. Per il momento, comunque, i magistrati parlano di “una gestione caotica” dei fondi ai quali si poteva “accedere con estrema facilità, anche solo con una telefonata“.
Questa mattina sullo scandalo alla Regione Lazio si è svolto un vertice del Pdl a Palazzo Grazioli, che ha rinnovato la fiducia nella governatrice Polverini, invitandola a non dimettersi: “Siamo tutti convinti che la Polverini non debba dimettersi e mi auguro non lo faccia. La invito a proseguire la sua azione” ha affermato il capogruppo Pdl alla Camera Maurizio Gasparri. Della stessa opinione l’ex ministro La Russa: “Per noi il caso è chiuso, il Pdl ha fatto tutto quello che doveva fare” ha affermato. La governatrice, dal canto suo, avrebbe detto ai giornalisti, uscendo di casa: “Dimissioni? Qualcuno parla al posto mio, domani si riunisce il consiglio, poi vediamo.” La maggioranza, comunque, comincia a scricchiolare: “La Polverini non può andare avanti senza una maggioranza e l’Udc non può andare avanti senza chiarezza e in questa confusione” ha ammonito il segretario dell’Udc Cesa.

Luca Fioruccì

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