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La persona dell’anno secondo il Time è “il manifestante”

La persona dell’anno secondo il Time è “il manifestante”

E’ caduta su “il manifestante” la scelta per l’uomo dell’anno 2011 del Time. Scelta che la rivista americana ha motivato così sul proprio sito internet:

“Un anno dopo che un venditore di frutta tunisino si è dato fuoco, il dissenso si è diffuso in tutto il Medio Oriente, in Europa e Stati Uniti, rimodellando la politica mondiale e ridefinendo il potere dei popoli”.

Sulla copertina campeggia la foto di una persona di cui si vedono solo gli occhi, a causa del velo e della sciarpa che le coprono quasi interamente il volto, come da tradizione araba.

Nell’editoriale si legge:

“In tutto il mondo, le proteste del 2011 hanno condiviso la consapevolezza della corruzione e della disfunzione del sistema politico ed economico – finte democrazie che giocano a favore dei ricchi e dei potenti, per impedire ogni cambiamento significativo. Due decenni dopo il crollo finale del comunismo, i manifestanti pensano di stare vivendo il fallimento dell’ostinato e gigantesco ipercapitalismo e chiedono una terza via, un nuovo contratto sociale”.

Il Time, inoltre, ha sottolineato il ruolo giocato dai social network in quelle che i media hanno ribattezzato come le “Primavere arabe”. Social network su cui i manifestanti hanno avuto la possibilità di far conoscere le proprie idee e conoscere quelle degli altri, ponendosi alla base di una dialettica che ha favorito le rivolte.

Alla luce di questa scelta del Time, la “person of the year” del 2010 appare come un preludio, visto che un anno fa la copertina venne dedicata all’inventore di Facebook Mark Zuckerberg.

 

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