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La Lav presenta un esposto contro l’uso delle ‘botticelle’ a Roma

La Lav presenta un esposto contro l’uso delle ‘botticelle’ a Roma

La scorsa estate a Roma lo scontro tra gli animalisti del Pae (Partito Animalista Europeo) e i cosiddetti ‘botticellari’ (ossia gli ‘autisti’ delle carrozze che a Roma sono trainate dai cavalli nel bel mezzo del traffico e dello smog) sono arrivati a livelli anche particolarmente violenti, tanto da sfociare in vere e proprie risse ad Agosto quando, nei giorni più caldi, un cavallo è svenuto accasciandosi per terra.

La LAV (Lega Anti Vivisezione) è così pronta a presentare alla Corte dei Conti un esposto contro l’anacronistico uso delle botticelle a Roma.

Alla Lav spiegano:

Faremo un esposto alla Corte dei Conti: non è ammissibile che l’Amministrazione spenda in modo così inefficiente i soldi dei contribuenti, lasciando che siano i vetturini a decidere come, quando, e se usare il denaro pubblico per la sostituzione delle botticelle. L’associazione annuncia che chiederà dunque alla Procura Regionale della Corte dei Conti di procedere con i necessari accertamenti sulle spese già effettuate dal Comune su progetti intrapresi, e poi abbandonati, con ingenti risorse economiche: dopo aver sperperato 500 mila euro per il prototipo della botticella elettrica, il piano – che aveva fatto sperare nella riconversione del servizio – fu infatti definitivamente abbandonato perché non gradito ai vetturini. In tema di impiego di denaro pubblico, non abbiamo certo dimenticato la presentazione del prototipo di botticella elettrica che fece l’allora assessore De Lillo e che ora giace, con buona pace del Comune, nella sede del Polo per la mobilità sostenibile della Regione Lazio (Pomos) di Cisterna di Latina.

Afferma inoltre Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV:

Il Regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea, modificato con DCC 68/2011, è stato studiato ad arte per agevolare i vetturini e non certamente per migliorare la condizione dei cavalli impiegati nel servizio. Ad esempio, per quanto riguarda le vetture dotate di trazione elettro-assistita, potranno svolgere l’attività anche al di fuori dei percorsi protetti e degli orari autorizzati, così come non subiranno il fermo con temperature superiori ai 35°. Inoltre, non saranno tenute ad osservare l’andatura consentita. Insomma, una spintarella in salita e per incanto si annulleranno anche tutti gli altri disagi che subiscono quotidianamente i cavalli, compreso il rischio di finire i loro giorni stesi sui sanpietrini romani a causa di un incidente. Riteniamo questa misura decisamente ridicola, tuttavia in linea con il modus operandi del Comune quando si parla di botticelle. Un’indagine effettuata dalla LAV ha evidenziato una lunga serie di irregolarità e di violazioni ai Regolamenti, oltre ad un considerevole numero di cavalli ritirati dal servizio dei quali né il Comune né il Servizio Veterinario dell’Asl hanno saputo indicare la destinazione. Solo due mesi fa, l’elenco dei cavalli delle botticelle, stilato dall’Asl, era ancora incompleto. Per non parlare del fatto che alla fine dello scorso anno c’erano ben 11 cavalli Dpa, cioè macellabili, messi poi frettolosamente in regola dopo la nostra denuncia. Il sindaco Alemanno e tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella gestione delle botticelle, dovranno rendere conto della totale disapplicazione dei Regolamenti comunali, nonché della violazione sistematica di altre norme e leggi.

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