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Siria, l’Isis decapita il giornalista Usa Sotloff e diffonde il video

Siria, l’Isis decapita il giornalista Usa Sotloff e diffonde il video

Ancora un video choc diffuso dagli jahidisti dell’Isis, martedì, della durata di minuti e 46 secondi, in cui viene mostrata un’altra decapitazione, questa volta del giornalista freelance statunitense Steven Sotloff, 31 anni, rapito in Siria il 4 agosto 2013. Nel video, dal titolo “Un secondo messaggio all’America”, Sotloff appare vestito con una tuta arancione, e sullo sfondo vi è un panorama siriano, ma, secondo i giornali inglesi, sarebbe un luogo diverso da quello dell’esecuzione dell’altro reporter James Foley. Lo stesso Sotloff compariva già alla fine del video della decapitazione di Foley, diffuso lo scorso 20 agosto, in cui i jahidisti avvertivano che egli sarebbe stato il prossimo candidato a “morire se non fossero cessati i raid sul nord dell’Iraq”.

I familiari di Sotloff avevano lanciato una petizione sul sito della Casa Bianca per chiedere al presidente Obama di salvargli la vita, e la madre si era appellata per la sua liberazione anche al leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi. Ora un portavoce ha spiegato: “La famiglia di Steven è a conoscenza del video ed è a lutto”. Il boia che ha decapitato il giornalista, dallo spiccato accento inglese, sarebbe sempre Jihadi John, come è stato soprannominato dai media inglesi, ossia quello che ha ucciso Follett. Nel video, egli afferma: “Sono tornato Obama, sono tornato per la tua politica estera arrogante verso lo Stato islamico“. Egli avverte inoltre “i governi che entrano in questa malvagia alleanza con l’America contro lo Stato islamico: si tirino indietro e lascino il nostro popolo in pace”.

Sotloff, all’inizio del video, dice invece: “Sono certo che tu sappia chi io sia e perchè compaio in questo video. Obama, la tua politica estera di intervento in Iraq era mirata a proteggere gli interessi e le vite degli americani. E allora perchè sono io che pago il prezzo della tua interferenza con la mia vita?” Nel filmato, inoltre, i jahidisti minacciano di uccidere un altro ostaggio, il giornalista inglese David Cawthorne Haines. Per la Nbc News, Haines sarebbe un ex soldato britannico che ha lavorato per diverse organizzazioni umanitarie prima di essere rapito in Siria a inizio 2013. Secondo fonti dell’intelligence occidentale, Sotloff sarebbe stato ucciso il 19 agosto insieme a Foley e allo stesso Haines, mentre per la Cnn l’esecuzione sarebbe avvenuta pochi giorni fa, dato che, rispetto all’altro filmato, in questo video Sotloff ha la barba più lunga.

Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha detto che valuterà l’autenticità del filmato, e ha poi aggiunto: “Le nostre preghiere e i nostri pensieri sono con la famiglia. Gli Usa hanno dedicato tempo e risorse al salvataggio di Sotloff”. Jennifer Psaki, portavoce del Dipartimento di Stato americano, lo ha invece definito “un atto terrificante”. Il premier britannico David Cameron ha affermato: “E’ disgustoso e spregevole”. Matteo Renzi, in veste anche di presidente di turno dell’Unione Europea, ha commentato invece: “Di fronte a un atto tanto raccapriciante, ci è sempre più chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie”.

 

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