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Inghilterra, 20enne muore dopo una maratona di videogiochi

Inghilterra, 20enne muore dopo una maratona di videogiochi

Chris Staniforth era un ragazzo inglese di soli 20 anni, che aveva deciso di intraprendere una sorta di maratona con la sua XBox 360, giocando a “Halo”, famoso videogioco di questa console.

Così preso in mano il joypad ha iniziato a giocare. Il ragazzo non si è distratto neppure per un attimo, finchè dopo ben dodici ore ha deciso di andare a dormire, avendo però strani dolori al petto.

L’indomani, dinanzi all’ufficio di collocamento dove il giovane aveva appena sostenuto un colloquio, Chris ha raccontato ad un suo amico di non aver dormito a causa di dolori al petto, quasi come se avesse una bassa frequenza cardiaca.

Dopo qualche minuto il ragazzo accusa un malore, si accascia e muore a causa di una trombosi venosa.

L’autopsia ha rivelato che la morte è stata causata dalla posizione che il giovane ha tenuto per bene dodici ore consecutive, senza che ci fosse alcun tipo di malattia congenita.

Così ancora una volta i videogiochi tornano alla ribalta per questioni purtroppo tragiche. I genitori non accusano i produttori del gioco, dal momento che non è colpa loro se i ragazzi decidono di trascorrere cosi tanto tempo dinanzi alla console, ma avvertono sui pericoli derivanti dall’utilizzo eccessivo di esso.

Nel frattempo, in Norvegia, a seguito della strage che ha investito il paese per mano del folle terrorista Breivik, la Coop Norway, una grande  catena di negozi , ha ritirato dal commercio 51 videogiochi ritenuti troppo violenti, dal momento che la follia di Breivik è stata associata dai telegiornali  al videogioco di guerra “Call of Duty: Modern Warfare 2”.

 

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