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Incontro Renzi-Berlusconi al Nazareno. Cavaliere contestato

Incontro Renzi-Berlusconi al Nazareno. Cavaliere contestato

E’ terminato intorno alle 18.30 l‘incontro tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi iniziato verso le 16 alla sede del Pd a largo del Nazareno a Roma. All’incontro hanno partecipato anche il capo della segreteria Dem Lorenzo Guerini e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. All’arrivo al Nazareno, il Cavaliere è stato accolto da una contestazione di alcuni manifestanti del Popolo Viola che hanno gridato “Vergogna, vergogna” e “Non si tratta con i criminali” e lanciato uova, alcune delle quali hanno colpito la macchina dell’ex premier. La sede del Pd era blindata, con un cordone di poliziotti che teneva lontano curiosi e giornalisti, mentre gli accessi alla via erano sbarrati da camionette delle forze dell’ordine.

Si tratta del resto di un incontro storico: è la prima volta, infatti, che Berlusconi varca la sede del Pd, per discutere della riforma della legge elettorale sotto un quadro con Fidel Castro e Che Guevara, come aveva anticipato Renzi ieri sera a “Le Invasioni Barbariche” su La 7.  Al termine dell’incontro, il segretario democratico ha dichiarato in conferenza stampa: “C’è una profonda sintonia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli”. Renzi ha fatto sapere che sul testo della legge vi è l’apertura al contributo delle altre forze politiche, e che questa verrà poi votata lunedì dalla direzione del Pd.

Ci sarebbe sintonia con Forza Italia anche sulla riforma del titolo V della Costituzione e sull’eliminazione del bicameralismo con “la trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie”. Sarebbe stato proprio il leader del Pd il primo a prendere la parola e a illustrare all’ex premier il tipo di legge elettorale che ha in mente: un modello spagnolo “corretto” con due tipi di soglie, al 4-5% o all’8%, a seconda che vi sia o meno un apparentamento. Renzi, però, deve fare i conti con il malumore nella sinistra del suo partito e nei partiti minori di maggioranza per questa sua iniziativa con il Cavaliere, che per alcuni è anche finalizzata a mettere in crisi il governo.

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, di Nuovo Centrodestra, ha dichiarato: “Bisogna fare la legge elettorale e farla rapidamente. Ci sono le condizioni per farla d’accordo con la maggioranza e nel dialogo con l’opposizione. Noi abbiamo già indicato i criteri. L’unica cosa che non si può fare è che due partiti decidano per legge di eliminare tutti gli altri”. Per Fabrizio Cicchitto, sempre di Ncd, “Renzi e Berlusconi stanno firmando il patto Molotov-Ribbentropp che portò alla spartizione della Polonia con Hitler”. In mattinata, Berlusconi aveva incontrato a Palazzo Grazioli Gianni Letta e Denis Verdini, mentre il segretario democratico ha visto a Firenze il segretario del Psi Nencini e quello di Scelta Civica Giannini, per il quale ci può essere “la base per potersi confrontare”.

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