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Il reato di pedofilia finalmente nel codice penale

Il reato di pedofilia finalmente nel codice penale

Entra in vigore domani la legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. Dopo tre anni e sei passaggi parlamentari, tra Camera e Senato, è finalmente legge la normativa che rafforza la protezione dei minori adottando criteri e misure comuni sia per la prevenzione del fenomeno degli abusi, sia per il perseguimento dei rei, nonché per la tutela delle vittime. La novità principale riguarda l’introduzione di due nuovi reati, l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (articolo 414 bis del codice penale) e l’adescamento di minorenni o grooming (articolo 609-undecies del codice penale).

 

Il primo prevede la reclusione da un anno e sei mesi a 5 anni per chiunque, con qualsiasi mezzo, anche il web, istighi il bambino o ragazzo a commettere reati come la prostituzione minorile, la detenzione di materiale pedopornografico, la corruzione di minori o la violenza sui bambini. Stessa pena per chi faccia apologia di questi reati. Il secondo definisce l’adescamento di minore come “qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione”, prevedendo la reclusione da uno a 3 anni.

 

La ratifica della convenzione comporta anche l’inasprimento delle pene per molti altri reati legati ai fenomeni dell’abuso sessuale. In base alla legge di ratifica l’Italia designa come autorità nazionale responsabile al fine della registrazione e conservazione dei dati nazionali sui condannati per reati sessuali il ministero dell’Interno.

 

La ratifica della Convenzione di Lanzarote, approvata all’unanimità dal Senato lo scorso 19 settembre, era stata salutata con “grande soddisfazione” dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega per le pari opportunità, Elsa Fornero, convinta che essa rappresenti un “importante traguardo di civiltà per l’ordinamento giuridico italiano”. Secondo il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora, “si tratta di un’arma in più per contrastare gravi violazioni come l’abuso e lo sfruttamento sessuale”. “Un passo importante che va nella direzione giusta per continuare non solo a salvaguardare i diritti dei più piccoli ma anche per  sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla pedofilia, problema grave e diffuso non solo in Italia, che grazie alla ratifica potrà essere affrontato anche in collaborazione con altri Stati”.“L’Italia – secondo la deputata Pdl Mara Carfagna – è tra i Paesi al mondo con la normativa più completa nel contrasto contro la pedofilia e la pedopornografia, sia per numero di fattispecie di reato, che per severità delle pene”. Con l’entrata in vigore libera della normativa, “saranno tutelati anche nell’uso, sempre più diffuso, delle nuove tecnologie attraverso le quale i più piccoli si espongono ingenuamente”. Un plauso anche da Save the Children: “L’Italia può finalmente avvalersi di uno strumento fondamentale”, grazie al quale “si adegua finalmente agli altri Paesi europei”. “Un provvedimento di grande portata etica, oltre che giuridica”, secondo Telefono Azzurro.

 

 

1 commento su “Il reato di pedofilia finalmente nel codice penale”

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