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I cinque lavori dal futuro assicurato

I cinque lavori dal futuro assicurato

Posto fisso addio. Ormai che il posto di lavoro garantito non esista più lo sanno tutti e se ne parla in continuazione. Tra cassintegrati, disoccupati e riduzione degli stipendi, il mercato del lavoro italiano – ma non solo – vive decisamente una situazione di enorme sofferenza. E se da un lato, per quanto riguarda le facoltà universitarie, al momento quelle legate a ingegneria ed economia, ma anche al settore paramedico, sono quelle che risentono meno della crisi, per quanto riguarda il lavoro in sé, si cerca di stimolare i giovani a un ritorno al manuale, a una riconsiderazione dei mestieri artigiani.

La testata tedesca Bild ha selezionato alcuni profili professionali che, a suo parere, sono quelli che emergono da questa crisi come quelli vincenti, e ha  riportato le testimonianze di giovani lavoratori che si sono datti da fare per affermarsi nel proprio settore. Una delle professioni citate è quella del Social media manager, mansione che anche da noi oggi sta prendendo sempre più piede. Katja Dietsch ha raccontato a Bild: “Ho 26 anni e lavoro come Digital Strategist in un’agenzia di Monaco. Seguiamo la presenza online di diverse aziende curandone i blog e i social network come Facebook e Twitter. Cerco di capire cosa vogliono i clienti e mi mobilito attraverso i canali digitali più opportuni per generare interesse verso i prodotti. Nel mio lavoro bisogna avere una gran fame di conoscenza e attenzione per i dettagli, ma soprattutto non perdere mai di vista le persone”.

Altra professione alternativa e per ora non in crisi sarebbe quella del Game tester, come la spiega alla testata tedesca il giovane Silvio Rabe: “Ho 28 anni e per un anno ho lavorato come sviluppatore nel settore dei videogame. Ora mi occupo della fase di test: controllo che nelle schermate non ci siano errori di ortografia, testo le varie funzioni, cerco di prevedere le mosse dei gamer e vado alla ricerca tutti quei casi limite che rischiano di interrompere o rovinare l’esperienza di gioco”.

Una figura per noi piuttosto nuova, invece, è quella del Policy advisor, spiegata da Daniel Enke: “Da oltre un anno lavoro come consulente per un’agenzia che sviluppa strategie di comunicazione per i clienti del settore alimentare. Come Policy Advisor sono una sorta di mediatore tra gli affari e la politica”.

Mentre, contrariamente a quanto si pensi, buone prospettive ci sarebbero per due delle professioni attualmente in fondo alla lista dei lavori più sicuri, almeno sul nostro mercato, quelli di psicologo scolastico e di drammaturo. Holger Doms, psicologo scolastico, dichiara: “Ho 33 anni, una laurea in psicologia e un PhD conseguito presso l’università di Bielefeld. Ora mi occupo di psicologia dell’educazione nelle scuole. Mi trovo a dover fronteggiare casi di bullismo, classi con ragazzi completamente fuori controllo, genitori in difficoltà che hanno perso qualsiasi forma di dialogo con i figli.

Lene Grösch, invece, drammaturgo, racconta: “Dopo gli studi teatrali e la laurea in filosofia all’Università di Lipsia ora lavoro in come drammaturgo in un teatro. Il mio lavoro inizia un anno prima dell’apertura della stagione teatrale come la discussione del calendario con il regista e la raccolta di spunti e idee per il nuovo anno. Sono spesso fuori città per assistere alle rappresentazioni per sceglier quello che poi sarà inserito nel calendario del teatro per cui lavoro. Mi occupo poi del coordinamento del progetto e dell’organizzazione vera e propria dello spettacolo”.

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