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Greenpeace Francia dimostra la vulnerabilità delle centrali nucleari

Greenpeace Francia dimostra la vulnerabilità delle centrali nucleari

Un attivista di Greenpeace è riuscito ad entrare in una delle centrali nucleari francesi, planando all’interno di essa con un parapendio. Un’azione forte volta a dimostrare quanto sia facile introdursi dentro un impianto nucleare e, di conseguenza, quanto si rischi ogni giorno, in quanto le misure di sicurezza non sono evidentemente così tanto rigide come si dice.

La polizia locale ha arrestato i due membri di Greenpeace che hanno preso, coraggiosamente, parte alla dimostrazione: “Un attivista di Greenpeace è arrivato con un parapendio motorizzato, circa alle 7:40 di questa mattina, volando sopra l’impianto e sganciando un fumogeno, atterrando successivamente all’interno del perimetro della centrale, dove è stato immediatamente arrestato“, ha dichiarato un membro della polizia.
L’intrusione è avvenuta nei pressi della centrale Bugey – nel sud-est della Francia – dove, all’esterno della centrale nucleare, si trovava un secondo attivista, che è stato arrestato perché sospettato di aver aiutato l’azione dimostrativa del “pilota”.

Lo scopo di questa azione è quella di inviare un messaggio ai due candidati alle elezioni presidenziali, che negano che ci sia un rischio nucleare in Francia“, ha dichiarato Sophia Majnoni, portavoce di Greenpeace.
L’azione di Greenpeace è, per l’appunto, dedicata ai due uomini candidati per la presidenza francese: l’attuale presidente francese Sarkozy ed il suo rivale Hollande.
Anche nel mese di dicembre, gli attivisti di Greenpeace avevano fatto irruzione dentro ad altre due centrali nucleari francesi, proprio per mettere in evidenza il serio problema della vulnerabilità delle strutture. Ben 9 attivisti entrarono nell’impianto di Nogent-sur-Seine – nei pressi di Parigi – ed altri 2 in quello di Cruas, nel sud della Francia.

Abbiamo voluto illustrare la possibilità di un pericolo esterno come, ad esempio, la caduta di un aereo in una centrale nucleare“, ha spiegato la portavoce.
Non è, infatti, scattato nessun sistema di reazione per impedire al velivolo di entrare all’interno della centrale nucleare e le azioni degli attivisti sono state portate a termine senza alcuna difficoltà.

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