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Governo Monti: tassa sugli animali domestici? Una clamorosa bufala

Governo Monti: tassa sugli animali domestici? Una clamorosa bufala

La notizia, secondo la quale il nuovo Governo Monti, avrebbe imposto una tassa sugli animali domestici, considerandoli come beni di lusso e che ha fatto infuriare milioni di italiani scatenando funeste reazioni sul web, sarebbe in realtà una clamorosa bufala, come potete leggere qui. Già si pensava ai possibili abbandoni e alle uccisioni di poveri e innocenti amici a 4 zampe a causa, dati i gravi tempi di crisi, a causa dell’impossibilità di pagare anche un’imposta per il fatto di avere in casa degli animali.

Dunque oltre al danno ci sarebbe stata la beffa. Non solo spendere soldi per accudire i nostri piccoli amici, ma anche altri avèri da destinare al pagamento di una tassa come “beni di lusso”, senza considerare affatto il valore affettivo degli animali. Per fortuna nulla è vero. La bufala è corsa per ore sul web, scatenando davvero irose proteste. Una sorta di catena di Sant’Antonio dunque, alle cui origini potrebbe esserci un errore interpretativo di un articolo del Corriere della Sera, apparso sul giornale nell’ottobre scorso, nel quale Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari segnalava che “tra le sette categorie del nuovo redditometro sperimentale presentato all’Agenzia delle Entrate comparirebbero le spese veterinarie per gli animali una volta detti da compagnia e che oggi si preferisce chiamare d’ affezione”.  Adesso l’ira degli internauti nasce per la presa in giro, che davvero ha causato malumori e scontenti per tutti. Tuttavia, l’importante è che sia le tasche delle famiglie italiane, che i nostri amici a 4 zampe siano al riparo. Almeno per questo.

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