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Il governo esamina il pacchetto sanità, niente tassa sulle bibite

Il governo esamina il pacchetto sanità, niente tassa sulle bibite

E’ stato convocato per oggi alle 15.45 il consiglio dei ministri che dovrà affrontare il caso dell’Ilva di Taranto ed esaminare il provvedimento sulla sanità. Per quel che riguarda l’acciaieria di Taranto, sarà esaminata una relazione del ministro dell’Ambiente Clini e del ministro dello Sviluppo Economico Passera, mentre per la sanità il governo si troverà sul tavolo un pacchetto già svuotato di diverse norme, come quella sulla non autosufficienza, la famosa tassa sulle bibite, che verrebbe così abolita, e la norma sulla distanza minima delle slot-machine dalle scuole. Rimarrebbero invece, seppur con delle modifiche, le norme su cure primarie, governo clinico, responsabilità professionale e intramoenia.

La bozza iniziale del decreto, del resto, aveva suscitato molte polemiche, con le critiche delle associazioni di consumatori all’imposta sulle bibite gassate, e i tecnici del ministro Balduzzi avevano sollevato varie eccezioni su molte norme, sia per la copertura finanziaria sia per questioni di merito e forma. Il presidente del consiglio Monti si è trovato quindi costretto a rinviare il consiglio dei ministri che avrebbe affrontato il tema, e il ministero della Salute ha dovuto nuovamente metter mano al pacchetto normativo. Il testo presentato ieri alla Conferenza delle regioni è dunque passato da 27 a 18 articoli, e oggi potrebbe essere ulteriormente ridotto o anche diventare, come chiesto da alcuni ministri, un normale disegno di legge.

Vengono introdotti forti limiti alla pubblicità di lotterie, scommesse e giochi finalizzati alla riscossione di denaro, e permangono le sanzioni per chi vende tabacco ai minorenni. Rimane anche l’obbligo di certificazione medica “idonea” per l’attività sportiva, non agonistica e amatoriale, mentre le società sportive, professioniste e dilettanistiche, saranno obbligate a dotarsi di defribrillatori automatici. Sono state introdotte delle modifiche alla norma sulla revisione del prontuario farmaceutico nazionale mentre è stata abrogata quella sulla distanza di prossimità per l’apertura di nuove farmacie. Rimane l’aggiornamento dei lea ( i livelli essenziali di assistenza) per malattie croniche, rare e ludopatie.

Al termine della Conferenza, l’assessore veneto alla Sanità Luca Coletto ha dichiarato: “Sono stati accolti parte dei nostri emendamenti, ma serve ulteriore tempo, serve soprattutto un confronto per arrivare al nuovo patto triennale per la salute“. Le Regioni, che hanno inviato un documento al ministro, chiedono altro tempo, vorrebbero un disegno di legge al posto del decreto legge, perchè ritengono che in questa bozza “non ci sarebbero gli elementi di decretazione d’urgenza”, e chiedono che ogni aumento di spesa a carico delle regioni abbia la copertura finanziaria assicurata dallo stato. Anche i sindacati come la Fp-Cgil hanno chiesto un rinvio.

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