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Forti piogge in Perù, ingenti danni e 9 minatori intrappolati

Forti piogge in Perù, ingenti danni e 9 minatori intrappolati

A causa delle forti piogge, che hanno colpito il Perù dopo un lungo periodo di siccità, diverse località del paese si trovano adesso in ginocchio.
Uno smottamento è avvenuto a Chosica – un quartiere di Lima – provocando danni pesantissimi: 250 case andate totalmente distrutte, 80 feriti ed un morto.
A Quilque – località nel distretto di Yauca del Rosario, nella regione di Ica nel sud del Perù – 9 minatori sono rimasti, invece, intrappolati a circa 250 metri sotto terra in una miniera di rame, a seguito di una frana. I lavoratori sono rimasti bloccati giovedì scorso e sono in contatto con l’esterno grazie ad un tubo di gomma dal quale ricevono acqua, aria ed anche qualcosa da mangiare.

Radio Perù 21 ha reso noto che sul posto sono presenti vigili del fuoco e polizia ma, nonostante la corsa contro il tempo che è pochissimo, i minatori non sono ancora stati tratti in salvo, a causa di diverse difficoltà. Sabato, i soccorritori sembravano essere giunti ad una svolta; sembrava infatti che fossero ad un passo dal trarre in salvo gli operai, ma un nuovo smottamento ha peggiorato la situazione. Il governo ha quindi chiesto l’aiuto degli esperti di alcune grandi compagnie minerarie con team specializzati.
Huber Mallma, medico e direttore regionale del dipartimento di sanità di Ica, ha dichiarato che anche i minatori stanno scavando dall’interno, sperando di trovare una via di fuga. Intanto, nuove travi di legno sono state montate per rinforzare le pareti del tunnel, mentre si continua a scavare.
Oscar Valdes, capo di gabinetto del Presidente Ollanta Humala, ha reso noto che probabilmente occorreranno altri due o tre giorni per trarre in salvo gli uomini.

La miniera è senza licenza da più di 20 anni, in quanto abbandonata dai suoi proprietari, ma continua ad essere sfruttata. Gli operai hanno tra i 25 e i 59 anni, fra di essi anche un padre e un figlio.
Qualcuno comincia ad avere problemi di claustrofobia, ansia, mal di testa, vertigini, dolori alle ossa e brividi. “Siamo depressi. Per favore, fateci uscire di qui“, ha dichiarato Jacinto Pariona, uno dei minatori intrappolati.
Questa vicenda riporta alla mente il caso dei 33 cileni, che erano rimasti bloccati in una miniera d’oro e rame a San José nel nord del Cile, e che furono salvati dopo aver trascorso 69 giorni sotto terra.

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