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Faceva spogliare ragazze su Facebook, arrestato 47enne disabile

Faceva spogliare ragazze su Facebook, arrestato 47enne disabile

Sceglieva le sue vittime su Facebook dopo aver scelto accuratamente le loro foto sul social network. Parliamo di un uomo di  47 anni disabile di origine calabrese che era riuscito a farsi inviare delle foto di una ragazza, completamente nuda e in atteggiamenti erotici, sotto la promessa di consegnarle in cambio una cospicua somma di denaro. L’uomo aveva poi cominciato a minacciare la giovane di divulgare siffatte fotografie qualora non avesse consentito a consumare un rapporto sessuale. In un’altra circostanza, invece, il disabile 47enne,  con la scusa di voler assumere una donna come badante, era riuscito con la stessa tecnica ad ottenere immagini compromettenti della donna.

Anche in questo caso, la riconsegna del filmato alla donna sarebbe avvenuta solo dopo che quest’ultima avesse acconsentito ad avere dei rapporti sessuali. Gli agenti del Commissariato di San Paolo hanno infine arrestato l’uomo, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per induzione alla prostituzione minorile ed estorsioneLe indagini sono state chiuse dopo che sono giunti gli esiti degli esami disposti dalla magistratura ed eseguiti dai tecnici della Polizia di Stato su due computers dell’uomo dai quali sono effettivamente emerse le responsabilità dell’uomo in ordine ai reati a lui contestati.

Non era la prima volta che il disabile era avvezzo a fatti del genere. Già nel corso del 2011, e anche del 2012, il 47enne si era reso protagonista di due episodi in ordine ai quali era stato denunciato in stato di libertà, il tutto con un modus operandi che, anche in quelle occasioni secondo gli inquirenti, è sostanzialmente sempre lo stesso.

Gli esami che sono stati effettuati sul materiale informatico rinvenuto nei computers dell’uomo hanno permesso di evidenziare un quadro dal quale è emersa sia la pericolosità che la possibilità di porre in essere condotte criminose attraverso l’utilizzo di internet. Questi i motivi che hanno aperto all’uomo le porte del carcere.

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