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America al voto. La sorte dei candidati si decide in Ohio e Virginia

America al voto. La sorte dei candidati si decide in Ohio e Virginia

 

Si dovranno attendere le 19, il termine del voto in Virginia per capire se si avrà subito un vincitore o se la battaglia sarà fino all’ultimo voto. Mentre l’ultimo sondaggio firmato Washington Post/Abc Barack Obama al 50% contro il 47% di Mitt Romney a livello nazionale, gli staff dei due candidati alla Casa Bianca guardano agli stati in bilico, quelli determinanti per raggiungere la soglia fatidica dei 270 voti dei grandi elettori. Anche se a far sperare i sostenitori di Obama è il dato sul numero dei grandi elettori assegnati in base agli ultimi sondaggi: 303 Obama, 235 Romney. Anche perché in Ohio, lo ‘swing state’ che molto probabilmente sarà decisivo insieme alla Virginia perla vittoria finale, Obama continua a rimanere in testa dai due ai tre punti.

 

E così i due contendenti cercano di ottenere la vittoria in quegli Stati che sono determinanti per l’elevato numero di grandi elettori, quelli che farebbero la differenza nella competizione elettorale. Nel 2008 Obama ne ottenne 365, contro i 173 dello sfidante repubblicano John McCain. Considerando il fatto che basta anche un solo voto di vantaggio per garantirsi la totalità dei grandi elettori di uno Stato, il presidente uscente è già sicuro di ottenere la vittoria in diverse realtà soprattutto della West Coast (come la California che garantisce 55 voti e Washington che ne dà 12) e della East Coast (primi fra tutti New York che vale 29 voti, e New Jersey che ne vale 14). Romney invece è più forte in tanti Stati centrali che però, in base anche alla popolazione che rappresentano, garantiscono un minor numero di grandi elettori. Tra i maggiori Stati a maggioranza repubblicana Romney può contare su una vittoria in Texas (38 voti), Georgia (16) e Tennessee (11).

 

Ecco quali sono gli Stati che potrebbero decidere la corsa alla Casa Bianca i cosiddetti “Swing States”che nel 2008 furono aggiudicati tutti da Obama e su cui i candidati hanno puntato molto in termini di presenza fisica e spese per la campagna e gli spot elettorali. Le percentuali indicate derivano dalla media di varie indagini, prodotta dal sito specializzato RealClearPolitics.com.  OHIO. Garantisce 18 voti e favorevole a Obama, con sondaggi che accreditano al presidente uscente un vantaggio di 2,9%. FLORIDA. Garantisce 29 voti e alla vigilia F dato con Romney in vantaggio di 1,5%, ma con Obama in recupero (secondo un’indagine Wsj/Nbc il presidente sarebbe addirittura in vantaggio di 2 punti percentuali). IOWA. Garantisce 6 voti e Obama risulta avanti del 2,4%. NEW HAMPSHIRE. Garantisce 4 voti e Obama  avanti anche qui dell’2,0%.WISCONSIN. Garantisce 10 voti e Obama appare in vantaggio del 4,2%. VIRGINIA. Garantisce 13 voti e alla vigilia del voto la media dei sondaggi da Obama avanti di 0,3%, nonostante fino a poche settimana fa risultasse in vantaggio il repubblicano. COLORADO. Garantisce 9 voti. Obama ha un vantaggio dell’1,5%. MICHIGAN. Garantisce 16 voti di grandi elettori. Obama F dato a +4,0%. NEVADA. Garantisce 6 voti, Obama F davanti con il 2,8%. NORTH CAROLINA. Garantisce 15 voti e vede Romney in vantaggio con il 3,0%. PENNSYLVANIA. Garantisce 20 voti di grandi elettori e vede per ora Obama davanti con il 3,8%.

 

 

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