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Curiosity pronta a perforare la roccia di Marte

Curiosity pronta a perforare la roccia di Marte

Il robot laboratorio della Nasa Curiosity è pronto a perforare, per la prima volta, la roccia di Marte con il suo trapano. La sperimentazione avrà luogo nei prossimi giorni su una roccia piatta che presenta delle deboli venature e nodi che potrebbero nascondere importanti segreti riguardanti il periodo in cui sul Pianeta Rosso scorreva l’acqua. “Queste venature sono probabilmente composte da solfato di calcio idrato, come bassinite o gesso. Sulla Terra, la formazione di venature come queste richiede acqua circolante nelle fratture”, ha affermato un membro del team ChemCam Nicolas Mangold del Laboratoire de Planétologie et de Nantes Géodynamique in Francia.

L’annuncio è stato fatto dalla Nasa nel corso di una conferenza stampa. La perforazione della roccia marziana rappresenta sicuramente l’avvenimento più importante della missione Mars Science Laboratory (Msl) da quando Curosity è arrivato su Marte, lo scorso 6 agosto. Questo secondo quanto ha osservato il responsabile della missione Richard Cook, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, secondo il quale: “È un’operazione piena di incognite: non saremo sorpresi se qualcosa non dovesse andare come previsto”.

Non sarà, evidentemente, possibile avere il controllo del trapano e non si sa come esso reagirà con la roccia nel corso della perforazione. La roccia che Curiosity trapanerà appartiene al letto di un antichissimo fiume ed è stata chiamata “John Klein “in onore dell’ex responsabile della missione Msl, venuto a mancare nel 2011. Il compito iniziale di Curiosity sarà quello di raccogliere alcuni campioni di polvere all’interno della roccia in modo da impregnare il trapano, salvo poi iniziare la perforazione. I frammenti di roccia raccolti saranno analizzati nel laboratorio di bordo del rover al fine di individuarne la composizione chimica.

Ora Curiosity si trova all’interno del cratere Gale dove sta cercando di trovare delle eventuali prove e tracce del fatto che Marte possa aver offerto una vita favorevole alla vita microbiotica.

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