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Curiosity, primo campione di sabbia raccolto su Marte

Curiosity, primo campione di sabbia raccolto su Marte

Prosegue il lavoro di Curiosity su Marte – il rover inviato dalla NASA sul pianeta rosso, in cerca di tracce di vita passata – che, questa volta, ha prelevato il primo campione di suolo marziano.

Curiosity ha messo in funzione la sua pala e ha raccolto il campione dopo 61 giorni di missione nel sito chiamato Rocknest, una zona formata da sabbia: la regolite marziana, un misto di sabbia e di frammenti di pietra e di roccia. Adesso, la sabbia raccolta sarà usata per un test dello strumento CHIMRA (Collection and Handling for In-Situ Martian Rock Analysis), che permetterà di scoprire se sul pianeta esistono acque sotterranee impoverite ed idrati di biossido di carbonio.

CHIMRA si trova sul braccio robotico di Curiosity ed è fornito di una paletta e di un dispositivo per esaminare e dividere i campioni di suolo e di roccia polverizzata. La NASA ha spiegato che, dopo la raccolta del campione, la paletta ha lasciato un foro sulla superficie del pianeta rosso di 4,5 centimetri di diametro e che la capacità del rover di scavare campioni di terreno è una parte importante della missione, in quanto sarà uno degli elementi cruciali per poter valutare se l’area di studio ha mai avuto le caratteristiche per poter ospitare la vita.

Fra un mese circa, sarà la volta di un nuovo strumento fondamentale che entrerà in funzione: il trapano per prelevare campioni di roccia in profondità. Al momento, Curiosity – che ha percorso finora un totale di 484 metri, da quando è atterrato sul fondo del cratere Gale i primi giorni dello scorso agosto – dovrebbe restare su Rocknest almeno per un altro paio di settimane, in modo tale da poter portare a termine tutti gli esami previsti da effettuare sulla regolite di Marte. A fine settembre, Curiosity aveva fotografato quelle che sembrano essere chiare tracce lasciate da antichi letti di corsi d’acqua.

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