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Crollano due palazzine a Palermo: due morti e due dispersi

Crollano due palazzine a Palermo: due morti e due dispersi

Pochi minuti prima e la tragedia si sarebbe potuta evitare. Un boato e poi il crollo delle palazzine, avvenuto anche davanti ai Vigili del fuoco che stavano cercando di evacuarle. Rumori strani e l’allargarsi delle fessure sulle pareti che da mesi facevano pensare al peggio. Poi la chiamata ai Vigili del fuoco, che hanno dato immediatamente l’ordine di evacuazione per gli abitanti di due palazzine di via Bagolino. Ma tutto è avvenuto troppo tardi. Gli edifici si sono sbriciolati prima che tutti gli abitanti riuscissero a uscire. Due palazzine sono crollate così in una notte di dicembre In quattro sono rimasti sotto le macerie: il cadavere di un uomo di 82 anni, Ignazio Accardi, è stato individuato schiacciato da una trave. Trovato morto anche il nipote, Antonino Cinà, 54 anni. Si cercano invece ancora la moglie di Accardi, Maria La Mattina, 80 anni, che viveva con il marito al terzo piano di uno dei due edifici e Elena Trapani, 74 anni. Una decina i feriti, tra i quali una bambina di 8 anni che ha solo qualche escoriazione.

 

Una cagnolina, di nome Bianca, è finora stato estratta viva dalle macerie. Il cane è riuscito a emergere dai resti delle case. “Le palazzine sono crollate davanti ai nostri occhi. È stato terribile. Eravamo affacciati al balcone per vedere come procedeva l’evacuazione di uno dei due edifici, quando all’improvviso c’è stato un boato, sembrava ci fosse il terremoto. Subito dopo abbiamo visto tanta polvere e la tragedia”, racconta la signora Maria B., che ha ancora il terrore dipinto sul viso. Accanto a lei c’è un signore, Luciano G., anche lui scosso per quanto accaduto. “Ero seduto sul divano con mia moglie – racconta con la voce tremante – sentivo strani rumori che provenivano da fuori, ma mia moglie mi diceva di andare a letto. Mi sono affacciato a all’improvviso è caduto tutto”.

 

Nei due edifici vivevano otto famiglie. Da tempo, dopo la costruzione di una struttura prefabbricata all’ultimo piano di uno dei due immobili, si sentivano strani scricchiolii e più di una crepa si era formata sui muri. “Oggi i rumori ci hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgomberare. – racconta una delle superstiti, Giuseppina Ferrara -. Qualche minuto dopo è venuto già tutto. Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con se anche quello vicino”. Accardi e la moglie, invece, erano affacciati al balcone e non sono riusciti a fuggire. I vicini di casa hanno visto le mura crollare e inghiottire i due anziani. “Non è giusto morire così”, dice il figlio della coppia avvertito dai vigili del fuoco. E solo grazie all’intervento tempestivo dei pompieri si è evitato che il bilancio del crollo fosse ancora più drammatico.

 

Le ricerche dei dispersi non si fermano: un sonda tenta di captare eventuali suoni sotto le macerie e i cani del nucleo cinofilo sono pronti a intervenire, ma le speranze che i tre siano vivi sono poche. Sul posto, per tutta la notte, c’è stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha cercato una sistemazione per i senza tetto. Sul crollo verrà aperta un’inchiesta per disastro colposo: sarà la magistratura ad accertare le cause del cedimento. Al momento operano due escavatori dei vigili del fuoco per rimuovere le macerie. La via è stata transennata. Solitaria ad angolo con via Aloisio Juvara, è rimasta in piedi una palazzina di 3 piani al civico 55, prima unita alle altre due case. Il resto è solo polvere e macerie: resti che ricordano come anche nel 2012 si possa morire in un modo così assurdo.

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