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Cosa sono le miodesopsie, dette mosche volanti

Cosa sono le miodesopsie, dette mosche volanti

Conosciute più comunemente come mosche volanti, le miodesopsie non sono altro che delle sensazioni visive generate all’interno dei nostri occhi dalla presenza di addensamenti localizzati del corpo vitreo. Colpiti dalla luce, tali addensamenti proiettano un’ombra sulla superficie della retina. Il paziente li percepisce come punti neri, ragnatele, stracci, filamenti all’interno del proprio campo visivo. Sebbene siano benigne, le miodesopsie sono uno dei fastidi più comuni riferiti soprattutto dai pazienti miopi, nei quali gli addensamenti vitreali possono possono essere alquanto grandi interferendo con la visione.

Diversi sono stati i trattamenti medici finora ipotizzati al fine di porre rimedio a questo fastidio, ma occorre aggiungere che finora essi sono stati studiati solo a livello sperimentale e non clinico. Il rimedio più efficace sembrerebbe quello di somministrare degli enzimi capaci di dissolvere l’acido ialuronico e il collagene, ovvero gli elementi principali che costituiscono il vitreo. I farmaci proposti per ovviare alle miodesopsie sono: ialuronidasi, condroitinasiplasminaattivatore tissutale del plasminogeno, urea e altre proteasi.

Nessuno di questi farmaci ha però raggiunto un livello di sicurezza e di efficacia tale che si potesse immediatamente passare dalla fase di sperimentazione teorica a quella propriamente pratica. A questo punto solo la vitrectomia, ovvero l`asportazione chirurgica totale o parziale del vitreo, sembra essere l’unica soluzione possibile per eliminare le miodesopsie, ma cioè, in realtà rappresenta un errore bello e buono di valutazione. L’intervento viene effettuato attraverso un sofisticato strumento chirurgico chiamato vitrectomo, che permette di rimuovere il vitreo praticando tre fori nella sclera, ovvero la parte bianca dell`occhio. L’illuminazione, invece, avviene  all’interno dell`area interessata, grazie ad una fibra ottica. Pertanto, un intervento invasivo come la vitrectomia non può esser raccomandato per la cura delle miodesopsie. Senza contare che nessun si renderebbe artefice dell’intervento per la sola asportazione dei corpi mobili, essendo, in ogni caso, un intervento con possibilità di rischi.

Per il momento, dunque, esistono solo dei palliativi, rappresentati da da un’abbondante idratazione (si consiglia, infatti, di bere almeno 2 litri di acqua al giorno), da un’integrazione salina (potassio) e da molta pazienza, nell’attesa che la scienza dia luce a cure farmacologiche efficaci.

 

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