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Consiglio dei Ministri, approvato il Def

Consiglio dei Ministri, approvato il Def

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Def che “è a politiche invariate: non contiene parti programmatiche e riforme che spettano al prossimo governo”.

Soddisfatto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che conferma come il Def approvato sauna fotografia dell’economia italiana lasciando emergere il lavoro svolto dal Governo nel accordo degli ultimi 5 anni. I dai forniti dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan confermano la crescita del 2017 che si è attestata all’1,5% e che è rimasta invariata anche nel 2018 facendo scattare previsioni ottimistiche e incoraggianti sul fatto che il “Pil italiano possa andare oltre le cifre che osserviamo adesso, almeno al 2%”.  Se i numeri del Def lasciano intuire che l’Italia sia uscita dalla crisi economica, la peggiore dal dopoguerra, e che la crescita si sta consolidando, è anche vero che i numeri sulle diseguaglianze restano negativi: Padoan conferma che la diseguaglianza è aumentata rimanendo uno degli aspetti peggiori della crisi.

Il consiglio dei ministri ha anche approvato il decreto sulla proroga dei tempi di vendita (sei mesi) della compagnia aerea Alitalia, ma restano ancora da sciogliere non pochi nodi, dalle clausole di salvaguardia e degli aumenti Iva necessari per risanare i conti pubblici per rispettare le regole europee di pareggio di bilancio.

Fino alla fine del 2018, i rialzi sono stati evitati, ma sembra che ciò sarà inevitabile nel 2019 quando si registreranno oltre 12,4 miliardi di aumenti e nel 2020, con ben 19,1 miliardi di aumenti che andrebbero senza dubbio a penalizzare i consumi causando anche in effetto recessivo sul Pil e facendo arretrare l’economia di nuovo.

 

photo credits | instagram

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