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Condoleezza Rice racconta dell’ossessione che aveva per lei Gheddafi

Condoleezza Rice racconta dell’ossessione che aveva per lei Gheddafi

Condoleezza Rice ha passato otto anni alla casa bianca a gestire la politica estera di George W Bush, uno dei presidenti la cui amministrazione è stata più criticata nonostante i due mandati portati a termine. Dopo la morte di Gheddafi racconta del suo incontro con il dittatore libico, che a suo dire l’ha accolta come se volesse corteggiarla, facendogli numerose gentilezze e regali.

L’unica cosa che avevo in testa era ‘quanto ancora devo rimanere qui e quanto velocemente riusciro’ ad andarmene” queste le parole di Condoleera Rice per ricordare l’incontro con l’ormai defunto dittatore libico Muammar Gheddafi. Lei è stata il primo segretario di stato americano a mettere piede in territorio libico ed incontrare il dittatore dopo che il suo paese era stato tolto dalla lista dei “paesi canaglia” che gli Stati Uniti segnalano come pericolosi per la propria ed altrui sicurezza nazionale.

L’incontro avvenne nel 2008 e la Rice ha confessato alla Abc, famosa emittente dei paesi anglosassoni, che all’epoca era molto tesa e l’accoglienza del raiss la sorprese molto. Dopo i colloqui ufficiali il dittatore l’ha presa da parte e gli ha praticamente fatto la corte! “La cosa buffa e’ stata quando lui mi ha detto “ho un video per lei”, e io mi sono detta “oddio, che cosa sarà?”, ma poi si trattava solo di un mucchio di fotografie con me e Vladimir Putin e Hu Jintaoha detto la Rice alla sua intervistatrice.

Non è tutto, dopo “ha detto: “ho chiesto al migliore e più famoso compositore libico di comporre una canzone per lei intitolata -Il fiore nero della Casa Bianca-” ha continuato l’ex segretario di stato. Insomma un incontro decisamente sui generis ed inaspettato che la Rice ha anticipato nell’intervista all’emittente televisiva in cui presenterà un suo libro di memorie che racconta le sue esperienze politiche ed istituzionali.

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