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Chiesa di Westboro: “Steve Jobs è destinato all’inferno”

Chiesa di Westboro: “Steve Jobs è destinato all’inferno”

In questi giorni il mondo piange Steve Jobs, il fondatore della Apple scomparso ieri a causa di un tumore al pancreas. Non tutti purtroppo lo compiangono od hanno il buon gusto di tacere; infatti la chiesa battista di Westboro ha annunciato una manifestazione al suo funerale.

Questa chiesa fondamentalista nasce da una branca del protestantesimo, il battismo, rispetto al quale è ancora più radicale. Purtroppo negli Stati Uniti questi gruppi sopravvivono e fanno proseliti approfittando della libertà di culto per manifestare la propria intolleranza. I religiosi di Westboro sono tristemente famosi per gli slogan: “sia lodato Dio per l’11 settembre“, “Dio odia i froci“, “L’Aids cura gli omosessuali” oppure “gli omosessuali muoiono, Dio ride“.

Questi messaggi fanno comprendere la misura dell’estremismo di questo gruppo e quindi la conseguente poca importanza della loro protesta, tuttavia si temono scontri fra i fan di Jobs addolorati per la sua dipartita e questi fanatici. Tutto è cominciato con un messaggio su Twitter di Margie Pheps, figlia del fondatore di questa chiesa: “ il fondatore di Apple è destinato all’inferno, Westboro farà un picchetto al suo funerale. Ha avuto una enorme piattaforma, ma non ha dato gloria a Dio, ha insegnato il peccato”.

I commenti imbestialiti dei fan del “guru” di Apple e lo scontro con i fedeli della chiesa sui social network ha allertato le forze di polizia, che quindi stanno prevedendo un supplemento alle forze da destinare per proteggere il funerale di Jobs da eventi incresciosi. La Apple non ha commentato su queste dichiarazioni, probabilmente per non far infervorare ulteriormente gli animi.

C’era da aspettarsi però che con la morte dell’eccentrico fondatore di Apple salissero a galla sostenitori e detrattori, questa non è la prima manifestazione di odio nei confronti di Steve Jobs, infatti parecchi personaggi, anche illustri, hanno espresso pubblicamente le loro critiche a chi è stato troppo prodigo di gentilezze per il defunto. Speriamo almeno che si rispetti il dolore della famiglia il giorno delle esequie.

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