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Bosone di Higgs, il Cern ne conferma l’esistenza

Bosone di Higgs, il Cern ne conferma l’esistenza

Dopo tanta attesa arriva finalmente l’ufficialità. Il bosone di Higgs, particella determinante per spiegare le teorie sull’Universo conosciuto, esiste. I ricercatori del Cern di Ginevra, nella conferenza stampa tenutasi questa mattina, hanno confermato che l’acceleratore di particelle più potente del mondo (LHC) ha individuato una particella che può essere identificata con il bosone di Higgs, maggiormente conosciuto come la particella di Dio. Un risultato importantissimo per il mondo della Fisica e non sono, atteso da oltre 50 anni per dare assoluta conferma alle predizioni teoriche del Modello Standard.

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Il comunicato stampa ufficiale del Cern recita che i due esperimenti, condotti da due squadre distinte Atls e Cms,  hanno rilevato “forti indicazioni della presenza di una nuova particella attorno alla regione di massa di 126 GeV2, proprio quella prevista per il bosone di Higgs. Dichiarazione che, vista l’enorme cautela delle asserzioni precedenti, suona effettivamente come una definitiva conferma.  Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha definito la scoperta come entusiasmante. I dati raccolti dalle due squadre indicano (con un margine di errore vicino allo zero) che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV) e quindi pesa all’incirca tra le 125 e le 126 volte più di un protone, una delle particelle cioè che costituiscono il nucleo di un atomo. Rolf Heuer, direttore generale del Cern, ha dichiarato:

Abbiamo superato una nuova tappa nella nostra comprensione della natura. La scoperta di una particella le cui caratteristiche sono compatibili con quelle del bosone di Higgs apre la via a ulteriori studi, che richiedono più statistiche, che stabiliranno le proprietà della nuova particella. 

Presente in prima fila alla conferenza del Cern anche l’ormai 83enne Peter Higgs, il quale per primo nel 1964, insieme ad altri fisici ipotizzò l’esistenza di suddetta particella, la conferma della cui esistenza è stata con ansia attesa per oltre mezzo secolo.

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