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Cani e gatti, arriva la ricetta elettronica veterinaria

Cani e gatti, arriva la ricetta elettronica veterinaria

Sarà presentata oggi, sabato 10 marzo a Milano, la ricetta elettronica veterinaria in occasione di MilanoVetExpo, il format congressuale per incentivare rapporti di interazione tra Aziende e Medici Veterinari impegnati nei settori della clinica e che prevede ingresso gratuito per il weekend di sabato 10 e domenica 11 marzo 2018 (dalle 9 alle19).

 

Fra gli appuntamenti più attesi della due giorni congressuale, la presentazione della ricetta elettronica veterinaria che avverrà davanti a circa 3000 veterinari per conoscere le modalità di presentazione del modello di prescrizione digitale dei medicinali veterinari per animali d’affezione, cani, gatti, cavalli e conigli che non siano destinati alla produzione di alimenti. 

La ricetta elettronica veterinaria entrerà in vigore, come previsto dalla Legge Europea 2017, dal 1 settembre, con l’avvio a regime della tracciabilità dei medicinali veterinari. Obiettivo del modello della fattura elettronica, ancora sperimentale, ma di fatto già abbastanza completa, è dematerializzare l’atto prescrittivo senza ulteriori obblighi e semplificandolo. Un traguardo raggiunto grazie alla collaborazione con la Regione Lombardia, il Centro Servizi Nazionale dell’Izsam e la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute.

La nuova ricetta elettronica che diventa obbligatoria per tutti i veterinari prevede la tracciatura di tutti i farmaci: potranno essere prescritti solo ed esclusivamente farmaci per uso veterinario. Inoltre con l’introduzione del sistema della ricetta elettronica, anche ogni ricetta effettuata al di fuori della visita dovrà essere pagata con tanto di ricevuta. Per l’emissione della fattura elettronica il veterinario dovrebbe essere dotato del Sistema Tessera Sanitaria (come per le visite degli umani), ma in caso contrario dovrà anche munirsi di un altro gestionale per creare e inviare le ricette elettroniche andando, forse, anche ad aumentare le tariffe.

 

photo credits | think stock

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