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Brindisi, due sospettati ascoltati in Procura

Brindisi, due sospettati ascoltati in Procura

Prime persone sospettate per l’esplosione di ieri mattina avvenuta dinanzi alla scuola “Morvillo Falcone”, in cui ha perso la vita Melissa Bassi, studentessa di soli 16 anni, mentre sono rimaste ferite altre 5 studentesse, tutte di Mesagne, che erano appena arrivate a scuola con l’autobus di linea. Le persone sentite a Brindisi in Procura sono 2, entrambe senza la presenza dei rispettivi avvocati. Sembra però che i due sospettati abbiano fornito degli alibi. Dopo gli interrogatori i due sono andati via dalla Questura e non sono stati adottati provvedimenti nei loro confronti.

L’autore (o gli autori) di quella che possiamo definire una vera e propria strage sarebbe un ex militare, esperto di elettronica, che secondo indiscrezioni, è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza scovata dagli inquirenti. Il filmato lo ritrarrebbe mentre posiziona il cassonetto blu sotto il muretto della scuola in piena notte. Ci sarebbe anche un testimone che intorno alle 2,30 della notte di venerdì ha visto un uomo spostare il cassonetto dell’immondizia utilizzato per nascondere l’ordigno, esploso poi ieri alle 7:42.  Il testimone non ha però saputo fornire molte indicazioni sull’uomo che dice di aver visto, non sapendo di che colore fossero i suoi capelli, se fosse di pelle chiara o scura, o altri dettagli. “Ho visto soltanto un uomo che spostava il cassonetto, non so dirvi di più” ha dichiarato l’uomo, interrogato per tutto il giorno.

Gli inquirenti non hanno né confermato, né smentito la notizia. Quel che è certo è che le immagini delle telecamere sembrano offrire buoni spunti investigativi. Se questa pista trovasse conferma, sembra che possa allontanarsi ancora di più l’ipotesi dell’attentato di stampo mafioso, già drasticamente ridimensionata nel corso della giornata di ieri. Il killer avrebbe assistito all’esplosione da lontano, a poche centinaia di metri dalla scuola, nascosto dietro un albero di Via Palmiro Togliatti, mentre con un telecomando o un telefonino azionava un impulso a distanza.

Alle 11 a Brindisi è prevista una conferenza stampa del procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta.

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