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Berlusconi: “Monti è disperato”

Berlusconi: “Monti è disperato”

Silvio Berlusconi torna alla ribalta, trasformando la presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, “Questo Amore”, in una sorta di comizio per la campagna elettorale e criticando il governo e la sua manovra economica in molti punti, ai quali il Pdl non farà mancare i suoi voti. L‘ex Presidente del Consiglio etichetta Mario Monti come “disperato” e vittima di un’architettura costituzionale che rende il Paese del tutto ingovernabile.

“Non c’è certezza che l’esecutivo di Monti arrivi alla fine della legislatura” ha dichiarato Berlusconi e, sebbene la folla non sia quella tipica di un comizio elettorale, l’ex Premier ha aggiunto: “un movimento politico è sempre in campagna elettorale”. Berlusconi ritiene di non dover chiedere scusa agli italiani, nè tantomeno di aver sottovalutato la crisi, ritenendo che comunque essa fosse stata prevista dal suo Governo. Poi passa a puntare il dito contro alcuni punti della manovra economica. Per Berlusconi l’Ici sarebbe la prima cosa da abrogare, mentre per quanto riguarda le pensioni dichiara: “Non si possono negare i diritti acquisiti”. Sui capitali scudati, invece: “Non è bello difendere gli evasori,ma sullo scudo fiscale lo Stato ha negato la sua parola”. Il tono polemico di Berlusconi non cambia neppure quando si passa ad analizzare quella che è l’architettura dello Stato che secondo l’ex Premier rallenta il procedimento di approvazione delle leggi, conferendo scarsi poteri al Governo. Mostrandosi d’accordo con quel che Benito Mussolini scriveva nei suoi diari, Berlusconi auspica ad una modifica della Costituzione. “Sto leggendo in questi giorni le lettere di Benito Mussolini e Claretta Petacci” rivela alla platea confidando di ritrovarsi in alcuni punti. Non mancano anche riferimenti all’Europa e all’ultimo Consiglio europeo, dichiarandosi d’accordo col no della Gran Bretagna al nuovo accordo sulla politica fiscale: “Credo che Cameron abbia fatto bene. Io ho sempre posto veti ad una politica recessiva”.

Qualche parola il Cavaliere la spende anche nel parlare dell‘allenza del Pdl con la Lega e Bossi: “Bossi lo conosciamo ha queste uscite rustiche e ruvide. Non sono così masochisti perchè se vanno da soli alle prossime amministrative perdono, e fanno perdere tutto il Nord anche a noi”.

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