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Auto elettrica, la metà degli italiani è pronta all’acquisto

Auto elettrica, la metà degli italiani è pronta all’acquisto

Meno di 300 auto elettriche vendute nel 2011 su un totale di 1.750.000 immatricolazioni, eppure gli italiani si dicono molto interessati a questa nuova tecnologia. Secondo i dati del terzo Osservatorio Deloitte dell’Auto Elettrica, presentati a Milano in occasione del convegno ”E-car 2012: anno della svolta elettrica?” organizzato da Assolombarda e Unindustria, sostituendo 100 mila veicoli a combustione con altrettanti mezzi elettrici si ridurrebbe il particolato annuo del 70-90% e il monossido di azoto di circa 350-400 tonnellate. Oltre ai benefici ambientali, acquistando le auto elettriche si ottiene anche un risparmio di circa l’85% dei costi di alimentazione.
Marco Martina, partner di Deloitte ed esperto del settore, ritiene che nel giro di pochi anni a partire dal 2012, il mercato potenziale di auto elettriche in Italia potrà crescere in modo esponenziale, fino ad arrivare a circa 30-35 mila vendute in un anno, se le ditte produttrici riusciranno a venire incontro alle esigenze degli acquirenti. I punti cruciali sono il fattore estetico, l’autonomia delle batterie, i tempi di ricarica e le prestazioni su strada. Secondo lo studio infatti, solo il 32% degli automobilisti italiani accetterebbe un’autonomia inferiore ai 160 k, a differenza di brasiliani, indiani e giapponesi, che hanno risposto positivamente nel 45% dei casi. In realtà dati statistici dimostrano che il 90% degli europei non percorre più di 60 km al giorno e, quindi, l‘autonomia compresa tra i 100 Km e i 200 Km che la tecnologia di oggi consente, coprirebbe adeguatamente le esigenze della maggior parte dei cittadini europei. L’obiezione più fondata, per gli italiani, sta nella mancanza di punti di rifornimento: circa il 70% degli italiani prenderebbe infatti in considerazione l’acquisto di un veicolo elettrico se questo avesse un tempo di ricarica completa della batteria inferiore alle 2 ore, ma attualmente nel nostro Paese sono presenti soltanto 228 distributori con colonnine per vetture elettriche, per di più dislocati in modo poco equo. Escludendo le 43 colonnine di Roma e le 140 di Firenze, restano solamente 46 punti di rifornimento in tutto il territorio nazionale. E’ evidente che questa situazione non consente la diffusione a tappeto di veicoli elettrici. Fortunatamente, il ministro Clini ha affermato di puntare a una diffusione della mobilità elettrica pari al 10% grazie a una serie di incentivi e iniziative pro elettrico. Entro il 2015 il numero di colonnine di ricarica dovrebbe aumentare sensibilmente e arrivare a più di mille. Secondo i progetti verranno realizzate colonnine di ricarica in alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna, Perugia, e presso diversi supermercati della grande distribuzione. Gli incentivi elargiti dall’Autorità per l’Energia prevedono anche un meccanismo di protezione tariffario che impedisca i possibili aumenti dei costi elettrici aggiuntivi, stabilendo un tetto massimo predefinito. Sul versante privato sarà importante invece garantire il diritto di collocare punti di ricarica nei parcheggi condominiali.
Per quanto riguarda il prezzo, l’indagine dell’Osservatorio Deloitte dell’Auto Elettrica rivela che la maggioranza degli automobilisti italiani sarebbero disposti a spendere un massimo di 15.000 euro per l’acquisto di un veicolo elettrico unitamente ad una serie di incentivi. I prezzi odierni delle auto elettriche variano invece da 19.900 a oltre 45.000 euro.

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